Il Nikkei 225 tocca il suo apice dopo 34 anni e consolida la rinascita del Giappone

Thomas Page-Lecuyer, Senior Investment Specialist - Equities and ESG strategies di Ofi Invest AM -

Oggi, l’indice Nikkei ha superato il suo massimo (38.957) dopo 34 anni, nonostante il Giappone sia scivolato al quarto posto delle maggiori economie mondiali dopo la chiusura debole del 2023, dovuta ai bassi livelli di consumi privati e di spesa per capitale, che non sono stati totalmente compensati dalla spesa dei turisti in ascesa. Ciò dimostra quanto siano solide le imprese nipponiche e prospetta anche una certa ripresa nel paese.

Questo recupero sembra anche poggiarsi su basi solide, come dimostrano alcuni fattori chiave. Il primo riguarda le aspettative sull’inflazione in ascesa per famiglie e imprese, la quale, assieme a una forza lavoro che si sta contraendo, sta generando una pressione crescente sui salari. Ciò potrebbe spingere i consumatori a spendere di più e quindi generare più introiti per le società. Il secondo fattore riguarda il processo di efficientamento che ha vissuto la governance aziendale, i cui risultati hanno portato a un fiducia sempre più alta degli investitori. Il terzo e ultimo parametro è già stato accennato e riguarda la forte ripresa vissuta dal turismo a seguito della riapertura delle frontiere post pandemia e ci si aspetta che i settori fortemente legati a quest’ultimo, come i trasporti, potrebbero ancora vivere degli anni di boost.

Per quanto riguarda le prospettive future del Giappone, le nostre stime ci rivelano che il mercato azionario dovrebbe risentire positivamente della crescita, soprattutto grazie a driver chiave come la diffusione dell’AI, la robotica, la trasformazione digitale, ma anche l’export, in cui il Paese del Sol Levante è sempre stato forte grazie alla tecnologia, alle automobili e ad altro ancora. Come accennato in precedenza, i miglioramenti nella governance aziendale hanno reso le società giapponesi più attraenti per gli investitori e il sostegno alla resilienza del mercato interno attraverso la spesa dei consumatori è robusto, aiutato da un’occupazione stabile e da salari più alti.

Potrebbero esserci anche alcune preoccupazioni sui potenziali rischi e insidie​​​​per gli investitori. Consideriamo attentamente vari fattori come l’impatto di un rallentamento economico globale, in particolare il modo in cui potrebbe influenzare l’economia giapponese basata sulle esportazioni. Altri dubbi vengono dagli scenari geopolitici in corso, tra cui le tensioni in Asia e il loro potenziale impatto sulle aziende giapponesi, in particolare quelle in settori come la tecnologia. Dovremo anche fare attenzione ai cambiamenti nella politica monetaria statunitense, poiché questi possono avere un impatto significativo sui mercati globali, e soprattutto alla forza dello yen rispetto alle altre principali valute, poiché uno yen più forte può rendere le esportazioni più costose e meno competitive a livello internazionale. Infine, il Giappone potrebbe trovarsi ad affrontare alcune sfide legate alla Cina, poiché qualsiasi recessione significativa di Pechino potrebbe influenzare negativamente le azioni nipponiche.