Distillerie Tosolini riceve proposte d’acquisto da fondi di investimento: ‘non molliamo la presa’, la famiglia omonima rimane salda

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Ha ricevuto proposte di acquisto da fondi di investimento, la nota Distilleria Tosolini, ma la famiglia, in capo all’impresa da tre generazioni, rimane salda. ‘Non molliamo, anche se il periodo è difficile’.

Una peculiarità delle Distillerie Tosolini: al vertice dell’azienda, da tre generazioni, i componenti della famiglia omonima e con successo. Una rarità nelle piccole medie imprese italiane: tutti e tre i figli del noto Giovanni Tosolini, sono con lui, oggi, alla guida dell’azienda.

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Una grappa di stile e di qualità in ogni senso, anche nella capacità di creare continuità aziendale centrando non uno ma ben due passaggi generazionali. È questo uno dei segreti del continuo successo della friulana Grappa Tosolini, sul mercato dal 1943. I natali si debbono a Bepi Tosolini, classe 1918 che con passione e grande forza di volontà ha realizzato il suo sogno creando una distilleria i cui principi sono sempre stati qualità e tradizione. Il primo passaggio di consegne è avvenuto negli anni 90 con il figlio Giovanni che gestisce l’azienda con i tre figli: Giuseppe, Bruno e Lisa.

Un secondo passaggio che, sulla carta, poteva apparire ancora più complesso da realizzare: sulla scena tre eredi anziché uno e sempre più tempo a dividere le giovani leve dal «patriarca dell’alambicco».

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E invece la grappa, prodotto oggi nobilitato da una sempre maggiore attenzione alla freschezza dell’uva da distillare e dalle ormai riconosciute capacità di distillazione di Tosolini, ha decretato ancora un successo: tutti i tre i nipoti del fondatore hanno da sempre deciso di lavorare in azienda, costruendo così una storia non comune

Giuseppe Tosolini, classe 1969, è il responsabile della parte commerciale in Italia; Bruno Tosolini, classe 1972, si occupa della parte commerciale legata alla divisione pasticceria; Lisa Tosolini, nata nel 1975, è concentrata sul marketing nelle piazze estere.

Se la ricetta della grappa Tosolini resta segreta, non lo è quella che rende i tre fratelli uniti, propositivi e vincenti nell’affrontare le nuove sfide del fare impresa oggi: «Ciascuno di noi ha un ruolo diverso, distinto e chiaro. Ci vogliamo bene e ci rispettiamo», afferma il primo dei fratelli, Giuseppe. «Il nostro è un brand attrattivo e perciò abbiamo avuto anche proposte di acquisto da parte di fondi di investimento, ma noi non molliamo la presa».

Ne è convinto anche Bruno: «L’Italia è famosa nel mondo per il food&beverage. Di questo comparto Tosolini rappresenta un valore, contraddistinto dalla sua assoluta qualità. Abbiamo lavorato duramente per ottenere un posto di rilievo: ovvero, essere riconosciuti come precursori di eccellenza. Andiamo fieri di questo, è il nostro faro da sempre».

Lisa Tosolini: «Il nostro penso sia un patrimonio, materiale ed immateriale, da conservare e mantenere nel tempo. Per questo ho dedicato la mia vita professionale all’azienda di famiglia’.

Di grande importanza, per il mantenimento dei vertici aziendale in famiglia, gli asset cosiddetti intangibili: sapienza, rispetto, buona volontà e onestà. Come del resto conferma il patron Giovanni Tosolini: ‘Considero la famiglia un valore determinate, io e mia moglie ci siamo impegnati affinché i nostri figli rimanessero coesi e questo ha pagato’.