Berlusconi e la successione, le regole auree per lo sviluppo aziendale

Pasquale Natella, AD di EXS Italia -
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La recente scomparsa di Silvio Berlusconi ha portato l’attenzione sul futuro dell’impero societario che il Cavaliere ha costruito nell’arco della sua attività imprenditoriale e che ha come fulcro Fininvest. La società è di proprietà al 61% di Silvio Berlusconi e per la rimanente parte è suddivisa tra i cinque figli, attraverso una serie di Holding. La figlia Marina Berlusconi ne è anche presidente.

È certamente una storia di successo imprenditoriale: l’ultimo bilancio reso noto indica 4,9 miliardi di patrimonio netto, il business si differenzia in più settori, dalla finanza, all’editoria, dall’intrattenimento allo sport.

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Dal punto di vista della governance, Fininvest riproduce su grande scala una realtà che è molto diffusa nel panorama imprenditoriale italiano, fatto di aziende a proprietà e conduzione familiare: il consiglio di amministrazione è infatti composto dai figli e da manager molto vicini alla famiglia.

Questa vicenda offre spunto per riflettere su quali caratteristiche consentano alle aziende di affrontare grandi cambiamenti, come il passaggio generazionale o un cambiamento di assetto proprietario o azionario. In quest’ottica di sopravvivenza e sviluppo sostenibile delle aziende, EXS Italia, società di Executive Selection di Gi Group Holding, ha individuato tre regole auree della buona governance:

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Una questione anagrafica: l’età del leader è inversamente proporzionale alla performance dell’impresa. Studi dimostrano infatti che, le imprese guidate da leader over 60 riscontrano una decrescita e per quelle con leader over 70 la redditività è addirittura negativa;
Occhio al doppio ruolo: è fondamentale puntare ad un equilibrio tra consiglieri “executive” e “non executive” indipendenti nel consiglio di amministrazione, con particolare attenzione ai membri della faglia imprenditoriale, che non dovrebbero ricoprire contemporaneamente il ruolo di dirigenti d’azienda e far parte del consiglio di amministrazione, onde evitare conflitti di interessi potenzialmente dannosi;

Giocare d’anticipo: è importante che siano stabilite chiare regole di gestione del rapporto famiglia-impresa e costruiti per tempo patti di successione chiari per poter affrontare più serenamente potenziali situazioni di conflitto a livello proprietario.

“Le aziende a conduzione familiare hanno un potenziale unico dato proprio dallo spirito che la famiglia imprenditoriale infonde nell’attività, sin dal momento della fondazione, e in Italia rappresentano ancora oggi la stragrande maggioranza delle realtà – commenta Pasquale Natella, AD di EXS Italia – Tuttavia, sono spesso le organizzazioni che sono meno strutturate per affrontare i cambiamenti del futuro. I servizi di Governance Advisory sono pensati proprio per imprese come queste nei casi in cui si trovano a fronteggiare situazioni di conflitto a livello proprietario, passaggio generazionale, crescita per acquisizione, ingresso di fondi o partner finanziari e/o quotazioni.”