Bankitalia: la ripresa c’è

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Secondo Via Nazionale la crescita del Pil potrebbe essere superiore allo 0,7% previsto a luglio. Effetti “circoscritti” dagli tagli di Imu e Tasi

La Banca d’Italia conferma: l’economia italiana sta recuperando, e la crescita del Pil, nel 2015, potrebbe rivelarsi superiore allo 0,7% previsto a luglio. Secondo il Bollettino economico trimestrale pubblicato oggi, l’attività economica ha ripreso a crescere dall’inizio del 2015, a ritmi “intorno all’1,5% in ragione d’anno”.

Gli economisti di Via Nazionale citano, tra i dati congiunturali positivi, l’andamento della produzione industriale, il rafforzamento della fiducia di famiglie e imprese e le inchieste condotte presso i responsabili degli acquisti (Pmi), che indicano per il terzo trimestre una crescita a tassi analoghi a quelli della prima metà dell’anno.

Per quanto riguarda l’occupazione, nel nei primi otto mesi si è registrata una crescita media dello 0,8% sull’anno precedente. Un incremento che, secondo Bankitalia, è un effetto soprattutto della ripresa ciclica, ma “ha beneficiato altresì dei recenti provvedimenti adottati dal Governo in tema di decontribuzione e di riforma del mercato del lavoro”.

Nel terzo trimestre, Via Nazionale stima che la produzione industriale sia cresciuta di oltre lo 0,5% rispetto al trimestre precedente, toccando il livello più elevato dall’autunno del 2012.

Secondo gli indicatori più recenti, inoltre, nei mesi estivi si è consolidata la tendenza moderatamente positiva dei consumi delle famiglie.

A proposito delle politiche del governo, Bankitalia afferma che “l’avvio di una graduale riduzione delle imposte è coerente con l’esigenza di diminuire l’elevata pressione fiscale che costituisce un freno alla crescita”. Tuttavia, aggiungono, “gli interventi più direttamente efficaci ai fini di un incremento del potenziale dell’economia sono quelli di riduzione del carico gravante sui fattori della produzione”. “L’abolizione della tassazione sull’abitazione principale potrebbe avere effetti circoscritti sui consumi”, aggiungono.

Il richiamo è inoltre a una riduzione del debito pubblico, approfittando dell’occasione “offerta dalle condizioni finanziarie e monetarie eccezionalmente favorevoli e dal progressivo rafforzamento della ripresa”.

Nel Bollettino si trova anche un riferimento al recente scandalo Volkswagen, che “potrebbe avere ripercussioni sulle imprese italiane che operano nel settore della componentistica; l’entità di tali ripercussioni dipenderà dalle conseguenze della vicenda sul settore automobilistico tedesco nel suo complesso”, afferma Bankitalia.