Usa: il rischio è la deflazione

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Dopo la stagnazione rilevata ad agosto, i prezzi alla produzione industriale sono scesi dello 0,5%, peggio delle attese. Ora si attendono i dati sull’inflazione

Il fantasma della deflazione, che da tempo si aggira per l’Europa, sembra manifestarsi anche negli Stati Uniti.
Ad innescare il timore sono stati gli ultimi dati relativi ai prezzi alla produzione industriale americana, scesi a sorpresa dello 0,5% (a livello congiunturale) in settembre dopo la stagnazione che si era registrata fin dal precedente mese di agosto.

Il dato è risultato peggiore delle attese degli analisti che si aspettavano un meno pesante -0,2%.
Su base annua la flessione è risultata dell’1,1%, più forte del -0,8% di agosto e del -0,7% del consesus degli esperti.

Ora gli occhi sono puntati sulle prossime statistiche relative ai prezzi al consumo, per capire se lo spettro della deflazione può essere scacciato oppure no.
Inutile dire che questi dati non rassicuranti sui prezzi all’industria tornano ad alimentare anche le congetture, mai del tutto sopite, sui tempi dell’ormai famoso rialzo dei tassi nell’area del dollaro. Ricacciando i mercati finanziari, ancora una volta, nell’incertezza.