Borse europee, niente panico dopo gli attentati di Parigi

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Listini nervosi, ma cali nel complesso contenuti nella prima seduta dopo il venerdì delle stragi. Stabili l’euro e lo spread Btp-Bund

 Avvio di settimana all’insegno del nervosismo per le Borse europee, nella prima seduta successiva alle stragi terroristiche che hanno insanguinato Parigi, provocando circa 130 vittime. La più penalizzata è ovviamente Parigi, che nei primi scambi segnava un calo di circa l’1,15%. Ma i titoli hanno rapidamente recuperato, e a mezz’ora circa dall’avvio degli scambi il Cac 40 cede lo 0,5%. Londra è quasi piatta e Francoforte, come Milano viaggia di poco sotto la parità.

Peggio è andata a Tokyo, dove l’indice Nikkei che ha chiuso a meno 1,04% dopo che i dati macroeconomici hanno mostrato una contrazione del Pil giapponese dello 0,8%.

La reazione composta dei mercati europei non va dimenticare tuttavia le preoccupazioni che la situazione internazionale può creare anche a livello economico, inserendosi in un quadro di crescita tutt’altro che robusta e stabilizzata. Intanto c’è attesa per le parole che il presidente della Bce Mario Draghi pronuncerà in tarda mattinata, intervenendo a una tavola rotonda degli industriali europei.

Sono comunque stabili in avvio di giornata sia il cambio euro-dollaro, a 1,0730, sia lo spread Btp-Bund, a 102 punti base.

Più marcate le reazioni sul fronte del petrolio, dopo la reazione militare francese con i bombardamenti contro gli obiettivi dell’Is in Siria. Il Wti con consegna a dicembre segna un rialzo dello 0,66% a 41,01 dollari al barile, mentre il future sul Brent di gennaio è in rialzo dello 0,74% a 44,81 dollari al barile. Secondo gli analisti, tuttavia, la domanda globale di petrolio resta scarsa, e questo continuerà a mantere gli aumenti a livelli modesti. Peraltro il greggio ha già corso la settimana scorsa, con una crescita dei prezzi intorno all’8% sia per il Wti sia per il Brent.