Green bond, nuovi criteri per le obbligazioni sull’acqua

di Rosaria Barrile -

È aperta la consultazione pubblica sulla prima bozza degli standard fissati dai gruppi di lavoro all’interno della Climate Bonds Initiative

Resterà aperta per 60 giorni la consultazione pubblica sulla bozza contenente la prima versione degli standard che definiscono i requisiti dei green bond relativi al finanziamento di progetti che implicano l’uso delle risorse idriche.

Gli standard sono stati sviluppati dal gruppo di lavoro tecnico (Technical Working Group) e dal gruppo di lavoro dell’industria (Industry Working Group), convocato dalla Climate Bonds Initiative, dall’Alliance for Global Water Adaptation, da Ceres, dalla Cdp e dal World Resources Institute.

Mentre il primo gruppo è composto da 16 accademici ed esperti riconosciuti a livello internazionale, il secondo è composto da 11 rappresentanti degli investitori, dei servizi di pubblica utilità, delle organizzazioni non governative specializzate sul tema e da organismi di politica internazionale.

Gli standard elaborati dovrebbero permettere agli investitori di individuare e quindi dare la priorità a tutti quei progetti che prendono in considerazione l’impatto sul clima e sulle risorse idriche. Nel concreto, l’attribuzione degli standard in questione dovrebbe certificare quegli investimenti che tengono conto di valutazioni inerenti l’impatto sul clima che tengono conto sia dei rischi registrati nel passati e sia di quelli potenziali futuri.

E proprio in questo passaggio tali standard dovrebbero, nelle intenzioni di chi li ha definiti, differenziarsi dagli altri relativi ai green bond in generale. Non fissano infatti limiti di emissioni specifiche, ma incoraggiano invece un cambiamento nei comportamenti. L’obiettivo è quello di far sì che gli emittenti di tali bond vadano a mitigare gli impatti dei loro progetti sull’ambiente.

Dopo la conclusione della consultazione pubblica, i criteri proposti per la definizione degli standard saranno riesaminati alla luce dei commenti ricevuti. Successivamente, il documento rivisto verrà sottoposto al comitato della Climate Bond Initiative per l’approvazione finale.