Sport e spettacolo: pensioni ricche e conti in ordine

di Walter Quattrocchi -
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Pubblicato dall’Inps uno studio sul fondo degli iscritti ex-Enpals

L’Inps mette le pensioni dei lavoratori dello spettacolo e dello sport ai raggi x, pubblicando uno studio sul fondo degli iscritti ex-Enpals, confluito con la riforma Fornero del 2011 nell’Istituto guidato da Tito Boeri.

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Dall’analisi dei dati forniti dall’Inps, emerge come le pensioni dei lavoratori dello spettacolo nel 93% dei casi beneficiano degli effetti positivi del sistema retributivo per il calcolo dell’assegno, risultando con un trattamento pensionistico tra il 20% e il 40% più elevato rispetto a quanto spetterebbe loro in base al sistema di calcolo contributivo, che riflette maggiormente le retribuzioni di tutta la carriera lavorativa.

Nonostante ciò i fondi dei lavoratori dello spettacolo e quello degli sportivi professionisti sono gli unici fondi pensionistici gestiti dall’Inps ad essere in attivo, insieme a quello per i lavoratori parasubordinati: l’ultimo bilancio per l’anno 2011 dell’ex Enpals dichiarava un avanzo finanziario pari a 261,5 milioni di euro.

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Il fondo lavoratori dello spettacolo presenta alcuni vantaggi rispetto alle regole previste per il fondo pensioni lavoratori dipendenti.

Per esempio, alcuni gruppi di soggetti iscritti al fondo, se in possesso di anzianità contributiva prima del 1995, possono ancora oggi andare in pensione con età più basse rispetto a quelle previste per la generalità dei lavoratori dipendenti (come i ballerini che possono accedere alla pensione di vecchiaia con 20 anni di contributi e 46 anni di età).

Un iscritto al fondo lavoratori dello spettacolo, che abbia versato contributi anche nel fondo pensioni lavoratori dipendenti, potrà inoltre cumulare gratuitamente e automaticamente le contribuzioni accreditate presso i due fondi al fine di ottenere la liquidazione di un unico trattamento previdenziale.

Il fondo eroga alcune prestazioni previdenziali, come la pensione d’invalidità specifica (che spetta ai lavoratori riconosciuti invalidi alle funzioni proprie della qualifica professionale) e la pensione di vecchiaia anticipata ai tersicorei e ballerini.

Infine l’annualità contributiva è espressa non in anni ma in giorni: ad esempio per un cantante bastano 120 giorni per avere riconosciuto un anno di contributi per la pensione.