Listini di nuovo in rosso con il petrolio in calo

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Il greggio è tornato sotto quota 30 dollari. Pesanti i mercati asiatici, apertura in calo per l’Europa. A Milano crollano Saipem e i diritti

Avvio di seduta in calo per i listini europei, dopo i nuovi crolli sulle borse asiatiche, innestati dal nuovo ribasso del prezzo del greggio. Il rally del petrolio è durato ben poco, e il barile è tornato a quotare intorno a 29 dollari, sia per quanto riguarda il Wti sia il Brent.

I mercati azionari cinesi hanno reagito con forti ribassi: le borse continentali, Shanghai e Shenzhen hanno perso rispettivamente il 6,42% e il 6,96%, mentre a Hong Kong il calo è di circa il 2,5%. Pesante anche Tokyo (meno 2,75%). E la turbolenza non ha risparmiato la Russia, con la Borsa di Mosca in calo di oltre il 3%, e il rublo che torna sui livelli minimi registrati la settimana scorsa (intorno a 81,7 contro il dollaro e a 88,8 contro l’euro).

In Europa i cali degli indici principali sono intorno al punto percentuale. Milano è in linea, con il Ftse Mib che alle 10 cede l’1%. Le vendite colpiscono soprattutto Saipem e i diritti relativi all’aumento di capitale iniziato ieri, che sono andati subito in asta di volatilità, con un calo del 15% circa. Le azioni cedono invece l’8%.

Avvio difficile anche per Banca Mps, che non è riuscita a fare prezzo in apertura, e ora cede più del 3%.

Lo spread tra Btp e Bund è a 110 punti base, in lieve aumento rispetto a ieri, a causa del calo nel rendimento dei titoli tedeschi.

Poco mosso il cambio euro – dollaro, a quota 1,0859 dollari.