Listini europei positivi in apertura, dopo il rimbalzo cinese

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Milano sale di oltre mezzo punto percentuale. Pechino ha rinunciato al blocco automatico degli scambi

Avvio di seduta positivo per le Borse europee, in chiusura di una prima settimana dell’anno alquanto turbolenta. Oggi i principali indici azionari cinesi hanno invertito la tendenza, chiudendo in rialzo di circa due punti percentuali grazie in particolare alla decisione delle autorità di Pechino di rinunciare al “circuit braker”, il meccanismo che blocca automaticamente gli scambi quando le perdite superano una soglia prefissata. Anziché limitare i danni, nei giorni scorsi le due interruzioni scattate hanno contribuito a spingere gli investitori a liberarsi delle azioni in portafoglio.

Oggi inoltre scade il divieto di vendita per gli investitori che possiedono più del 5% di un titolo: da domani potranno farlo, ma diluendo le vendite e comunicando in anticipo al mercato le loro intenzioni. Sul fronte valutario, infine, la banca centrale cinese ha fissato il punto medio dello yuan a 6,5636 nei confronti del dollaro, rafforzando la divisa rispetto al livello di ieri (6,5646). Il calo dello yuan dei giorni scorsi ha contribuito alle vendite sui mercati azionari cinesi perché, se da un lato favorisce le esportazioni del paese, dall’altro spinge gli investitori verso valute più apprezzate come il dollaro.

Difficile pensare che tutto questo basti per riportare la serenità sui mercati. Gli osservatori e gli investitori lamentano una politica tutt’altro che chiara, e anzi ondivaga da parte delle autorità cinesi, mentre tutti gli indicatori confermano il rallentamento dell’economia del paese. 

A un’ora dall’avvio degli scambi, Milano sale dello 0,6% con l’indice Ftse Mib e dello 0,67% con l’AllShare. In recupero anche Londra (più 0,9%), Francoforte (più 0,8%) e Parigi (più 0,6%).

Tra i maggiori titoli del listino di piazza Affari, i maggiori rialzi sono per Anima Holding, Unicredit, Mediaset e Luxottica, tutte abbondantemente sopra il 2%. In rosso Ferrari, Tenaris e Stm.

Lo spread Btp-Bund è stabile sopra i 100 punti base.