Milano chiude in rialzo, volano Mediaset, Tenaris e Intesa

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L’indice Ftse Mib archivia un progresso dell’1,23%, con i bancari in netto rimbalzo. Misti i listini europei, mentre il petrolio recupera terreno

Chiusura positiva per piazza Affari, trainata al rialzo dalle forti performance di alcune blue chip, anche se non sono mancati alcuni forti ribassi, in una giornata caratterizzata da forte volatilità. L’indice Ftse Mib termina in rialzo dell’1,23%, un valore analogo a quello di Londra, mentre Parigi ha chiuso a più 0,25% e Francoforte in lieve calo (meno 0,3%).

La giornata è stata segnata dal recupero del prezzo del greggio, dopo i minimi toccati nelle ultime giornate. Il future sul Brent è tornato sopra i 35 dollari al barile, mentre il Wti è risalito a 33 dollari. L’euro si è rafforzato intanto sul dollaro, salendo a 1,12, per effetto dell’indebolimento della valuta americana.

Sul listino milanese spicca il più 7,58% dei Mediaset. In netto rialzo anche Tenaris (più 6,10%), che approfitta del recupero del greggio, così come Eni (più 2,25%). Non così Saipem, che ha ceduto l’1,58%. Pesantissimo poi il crollo dei diritti relativi all’aumento di capitale, che domani saranno negoziati per l’ultima volta: dopo un avvio positivo sono tornate le vendite, e il titolo è andato in asta di volatilità per chiudere in ribasso del 52,64%. Ieri i diritti avevano perso il 49,45%, ma oggi il valore è dimezzato a 0,5205 euro.

Sul fronte dei rialzi va invece registrato il più 5,80% di Intesa Sanpaolo: gli investitori sembrano essere molto ottimisti sui conti trimestrali del gruppo che saranno pubblicati domani. Tra i bancari, molto bene anche Banca Mps (più 4,40%) e Popolare Milano (più 3,99%), mentre Mediobanca e Ubi salgono di due punti percentuali. 

Bene Ferrari e Buzzi Unicem, su di oltre il 3%.

In coda al Ftse Mib si piazzano oggi alcuni titoli che risentono della debolezza del dollaro, e in particolare Campari, giù del 4,35%. Male anche Luxottica e Finmeccanica.