Greggio: Chevron taglia gli investimenti

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Dopo Bp, Total e Shell anche il colosso americano rivede i suoi piani sull’onda del crollo del petrolio. Ma i vertici stimano che i mercati miglioreranno

Le big company petrolifere accusano i colpi della lunga crisi del petrolio e rimodulano costi e investimenti per scongiurare danni peggiori.
Dopo British Petroleum, Total e Royal Dutch Shell, che a inizio 2016 hanno lanciato allarmi sugli utili e tagliato posti di lavoro, ora è il colosso americano Chevron a rivedere i suoi piani.

La compagnia ha infatti ha deciso di rivedere al ribasso il suo programma di investimenti per i prossimi due anni. Investimenti che saranno compresi tra 17 e 22 miliardi di dollari tra il 2017 e il 2018.
“Stiamo completando i grandi progetti che sono stati in fase di costruzione per diversi anni”, ha spiegato il presidente John Watson. “Questo – ha aggiunto – ci permette di far crescere la produzione e di ridurre la spesa”.
Il numero uno di Chevron ha sottolineato “l’importanza della crescita dei dividendi e il mantenimento di un bilancio forte nelle priorità finanziarie della società” rilevando il record di 28 anni consecutivi di aumenti dei dividendi, e i piani della società per limitare l’aumento del debito oltre il 2016.

Quanto alla situazione del mercato, Watson ha commentato: “Le condizioni del settore sono difficili in questo momento, con prezzi bassi sia del petrolio che del gas naturale. Riteniamo che i mercati miglioreranno, e noi puntiamo ad essere ben posizionati quando lo faranno”.