Nasce l’Alleanza per un’Italia sostenibile

di redazione -

L’Asvis conta già le adesioni di oltre 80 enti. L’obiettivo è realizzare i Sustainable deveolpment goals 2030 dell’Onu

Eliminazione della povertà, crescita economica, buona occupazione, consumo responsabile, riduzione delle disuguaglianze, contenimento del cambiamento climatico, educazione di qualità per tutti, lotta alla discriminazione contro le donne, impegno contro la corruzione: sono alcuni dei 17 Sustainable deveolpment goals (Sdgs) da raggiungere entro il 2030, adottati a settembre 2015 dai paesi delle Nazioni Unite.

Obiettivi che impongono ai singoli paesi un cambiamento profondo. È per contribuire a questo processo che è nata l’Asvis, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, che è stata presentata oggi a Roma.

Nata su iniziativa della Fondazione Unipolis e dell’Università di Roma Tor Vergata, l’Asvis riunisce già 80 tra le più importanti istituzioni e reti della società civile.

L’obiettivo principale, spiega l’Asvis in una nota, è sensibilizzare e responsabilizzare ogni componente della società, politici, imprenditori e manager, cittadine/i, affinché l’Italia raggiunga gli obiettivi assunti in sede Onu nei tempi stabiliti.

Ogni paese si è impegnato infatti a definire una propria strategia per realizzarli, e l’Onu svolgerà un monitoraggio continuo dello stato di attuazione dei piani nazionali.

“Raggiungere i 17 Sdgs è un impegno e un’ambizione per tutti i paesi che, consapevoli dei rischi connessi a uno sviluppo non più sostenibile, dovranno mettere in atto un cambiamento capace di garantire il futuro della generazione attuale e di quelle che verranno”, ha sottolineato il presidente dell’Asvis Pierluigi Stefanini.

“Sottoscrivendo l’Agenda Globale 2030”, ha aggiunto Enrico Giovannini, portavoce dell’Asvis, “l’Italia ha scelto un futuro fatto di sviluppo economico che rispetti i limiti ambientali e sia, al contempo, in grado di assicurare educazione per tutti e benessere psico-fisico a tutte le età, di ridurre nettamente le disuguaglianze tra ricchi e poveri, di eliminare le discriminazioni e la violenza contro le donne, di piena occupazione e di elevata qualità dell’ambiente. Gli obiettivi che l’Italia si è impegnata a raggiungere disegnano, finalmente, un concetto dello sviluppo sostenibile che travalica la dimensione puramente ambientale, alla quale è stato, per troppo tempo, erroneamente ridotto”.

L’Agenda Globale 2030 riconosce l’attuale modello di sviluppo come insostenibile sul piano ambientale, economico e sociale, e ne propone uno nuovo basato sulla conservazione o l’aumento delle varie forme di capitale economico, naturale, umano e sociale.

All’Asvis www.asvis.it possono aderire associazioni delle parti sociali, reti di associazioni della società civile, associazioni di enti territoriali, università, centri di ricerca pubblici e privati e le relative reti, associazioni di soggetti attivi nei mondi della cultura e dell’informazione, fondazioni e reti di fondazioni, soggetti italiani appartenenti ad associazioni e reti internazionali attive sui temi dello sviluppo sostenibile.