Dieselgate: dopo Volkswagen tocca a Mitsubishi

-

La casa nipponica ha ammesso di aver manipolato i dati dei test sulle emissioni anti-smog di oltre 625mila auto e si è scusata pubblicamente. Crollo del titolo in Borsa

Il “Dieselgate” fa nuove vittime, questa volta in Giappone. Mitsubishi Motors è affondata del 20% sul listino di Tokyo dopo che ha ammesso di aver manipolato i dati dei test sulle emissioni anti-smog di oltre 625 mila auto.
I vertici della casa giapponese si sono scusati pubblicamente dell’accaduto, ma oggi la polizia ha effettuato una serie di perquisizioni negli uffici della compagnia nella città di Nagoya.

Lo scandalo Mitsubishi ricalca il ‘dieselgate’ di Volkswagen, che ha visto la casa tedesca incriminata per le false emissioni dei suoi veicoli.
Come si ricorderà, la compagnia tedesca ha ammesso di aver truccato ben 11 milioni di veicoli in tutto il mondo.

Sul versante giapponese dello scandalo, ieri il titolo Mitsubishi aveva perso il 15% sull’onda della notizia.
Il governo di Tokyo minaccia pesanti sanzioni. “E’ un problema molto serio – dice il portavoce del governo, Yoshihide Suga – danneggia la fiducia dei consumatori e non sarà tollerato”.