Media: grandi manovre da Mediaset a Rcs
Cairo Communication lancia l’Ops sulla società editrice del Corriere della Sera. Accordo Berlusconi-Vivendi per la cessione di Premium
Il settore dei media è più che mai sotto i riflettori in queste ore, dopo le notizie arrivate venerdì sera, a mercati chiusi, su Rcs Mediagroup, con l’offerta di scambio lanciata da Cairo Communication, e Mediaset, che ha concluso l’accordo con Vivendi per uno scambio azionario tra i due gruppi e la cessione ai francesi della pay tv Premium.
In piazza affari i titoli Rcs non sono riusciti a fare prezzo nei primi scambi, e a fine mattina viaggiano in rialzo del 22% a 0,588 euro. In rialzo anche Mediaset, ma solo di un punto percentuale.
Il patron di Cairo Communication (gruppo del quale fa parte La7), punta ad acquisire la totalità delle azioni Rcs, di cui oggi possiede il 4,7%. L’operazione dovrebbe avvenire senza esborso di denaro: Cairo offre azioni della sua società in cambio di quelle di Rcs. In dettaglio, l’offerta è di una azione Cairo Communication ogni 8,333 azioni Rcs, che sarebbe dunque valorizzata circa 280 milioni; a questi si aggiungono però i 487 di debiti che Cairo si accollerebbe. Considerando i prezzi dei titoli interessati a venerdì scorsole azioni Rcs sono valorizzate 0,551 euro (e le quotazioni oggi si stanno avvicinando velocemente a tale prezzo).
Secondo i giornali, gli attuali grandi soci dell’editrice del Corriere, da Unipol a Mediobanca, hanno accolto piuttosto freddamente la proposta, non ritenendo adeguato il prezzo.
Quanto a Mediaset, dopo giorni di indiscrezioni, venerdì è arrivato l’accordo della famiglia Berlusconi con Vincent Bolloré, patron di Vivendi, per lo scambio incrociato del 3,5% del capitale tra Mediaset e Vivendi. Mediaset conferirà però a Vivendi (data la differenza di valore tra le quote azionarie scambiate) anche la pay tv Premium. Vivendi punta a creare un’alternativa nel Sud Europa a Netflix, il canale tv via internet recentemente sbarcato anche in Italia.