Polizze e mutui: Ivass sanziona Bnl e Cardif Vita

di David Canaletto -

L’authority ha rilevato irregolarità nell’informativa fornita ai clienti e nelle modalità di collocamento dei prodotti

Sul tema sempre caldo delle “polizze e mutui” la Banca nazionale del lavoro e Cardif Vita sono entrambe destinatarie di una sanzione comminata loro dall’Ivass, rispettivamente di 200 mila e di 90 mila euro, per aver violato una serie di norme di legge e regolamentari relative alle modalità di vendita di polizze connesse a mutui o finanziamenti. A darne notizia è la stessa authority nel suo bollettino di vigilanza pubblicato il 31 marzo.

Secondo l’Ivass, la Bnl, nel suo ruolo di distributore di polizze assicurative targate Cardif Vita, si è resa colpevole del mancato rispetto delle regole di adeguatezza dei contratti offerti e di informativa precontrattuale; altro aspetto sanzionato è stata la mancata informativa ai clienti in ordine all’emissione di coperture assicurative sulla vita connesse a prestiti personali erogati.

La compagnia Cardif Vita, a sua volta, non ha fornito istruzioni ai suoi intermediari, tra cui Bnl, circa il rispetto dell’obbligo di acquisire dagli aderenti a polizze collettive Ppi (coperture assicurative abbinate a mutui, prestiti e finanziamenti) informazioni nella fase precontrattuale, tali da porre in grado questi ultimi di effettuare una consapevole valutazione del contratto loro offerto; per ben otto diverse tipologie di polizze si è avvalsa inoltre di una modulistica non aggiornata sia sui propri siti web sia in quelli dei propri intermediari, sia sugli stampati distribuiti da questi. Dalle attività ispettive sono emerse inoltre, in 20 occasioni, irregolarità nei rimborsi delle quote dei premi assicurativi non goduti a seguito dell’estinzione anticipata dei finanziamenti.

Le due società, che sono legate tra loro da un mandato distributivo, non sono nuove a questo tipo di sanzioni: nel 2012 erano state entrambe già multate, in quell’occasione dall’Antitrust, ancora sul tema “polizze e mutui”, rispettivamente per 220 mila e 180 mila euro, per irregolarità accertate tra il 2009 e il 2011. Per Bnl era stata riscontrata una pratica commerciale scorretta perché, nonostante le polizze stipulate allora dai clienti fossero presentate come facoltative, nella pratica di vendita erano, di fatto, rese obbligatorie. Cardif Vita era stata invece sanzionata per aver inserito in nota informativa una formula matematica poco chiara sulle modalità per la determinazione dell’importo rimborsabile del premio nei casi di estinzione anticipata del prestito.

Le violazioni accertate da Ivass a seguito delle ispezioni effettuate risalgono a un periodo precedente all’ultimo intervento effettuato congiuntamente da Ivass e Banca d’Italia con la lettera al mercato del 26 agosto 2015 che imponeva una lunga serie di correttivi che le imprese dovevano adottare entro il 22 febbraio 2016, sia nei contenuti che nelle modalità di distribuzione delle polizze connesse a mutui e finanziamenti.
Ad oggi risulta che tutta l’industria bancaria e assicurativa si sia adeguata a tali indicazioni anche perché vi era l’obbligo di coinvolgere sia i relativi consigli di amministrazione che i collegi sindacali. Le due Authority hanno comunque promesso stringenti controlli, ma anche un intervento sui costi di queste tipologie di polizze, da loro giudicati eccessivi.