L’Ivass mette in guardia sulle polizze abbinate alle utenze

di David Canaletto -

Tre consigli per gli utenti delle società fornitrici di luce, acqua e gas. Secondo l’authority sono 2 milioni i risparmiatori coinvolti: e spesso ignorano anche di essere assicurati

Siete utenti di una società che eroga luce, acqua o gas? Lo state per diventare? Dall’Ivass, l’authority di vigilanza delle assicurazioni italiana, arrivano tre consigli:

1) Fate attenzione ad eventuali offerte di polizze assicurative abbinate al contratto di fornitura: avete il diritto di conoscere caratteristiche, natura ed estensione delle condizioni di polizza (coperture, massimali, franchigie, scoperti, ecc.), costi, decorrenza e durata delle garanzie, modalità di recesso nonché gli adempimenti per ottenere, in caso di sinistro, il risarcimento.

2) Verificate, prima di sottoscrivere il contratto di fornitura, l’eventuale presenza del modulo di adesione o del contratto della polizza e accertatevi dei costi e delle modalità di pagamento del premio.

3) Se siete già utenti, controllete, rileggendo i documenti conservati o richiedendo informazioni telefoniche al vostro operatore, se all’offerta è abbinata una polizza, se sia previsto un costo e quali siano le modalità di recesso.

Perché queste avvertenze? E’ un risultato dell’indagine sulle polizze abbinate ai servizi dell’energia e dell’acqua, i cui risultati sono stati appena diffusi dall’Ivass. In una prima indagine del 2014 (Sei assicurato e forse non lo sai), era emerso che, in abbinamento a prodotti e servizi vari vengono commercializzate polizze assicurative di varia natura ed entità, i cui costi sono a carico degli utenti, che non hanno però una reale cognizione di quali siano i rischi coperti, l’entità dei costi e i loro diritti in caso di sinistro.

Uno dei settori individuati da Ivass, nei quali il fenomeno delle polizze occulte è tra i più rilevanti, è quello legato alle forniture di gas, luce ed acqua. I dati che emergono dall’indagine lo confermano: sono 2 milioni i consumatori in possesso di una polizza abbinata alle relative bollette, e i premi complessivamente raccolti ammontano a 33 milioni di euro.

Sono 13 le compagnie assicurative individuate da Ivass, che hanno stretto accordi con 19 operatori del settore idrico ed energetico. Sono stati individuati 21 pacchetti di offerta, le cui coperture assicurative spaziano, per il settore energetico, dall’assistenza tecnica per guasti agli impianti elettrici e del gas al rimborso delle bollette pagate dall’assicurato in caso di perdita involontaria del lavoro o di intervenuta invalidità. Nel settore idrico è previsto invece, per esempio, il rimborso dei costi anomali derivanti da perdite occulte di acqua.

Nel settore energetico i premi, per la maggior parte dei pacchetti, è pagato dall’operatore energetico e Ivass spiega di non avere elementi per determinare se tali costi siano eventualmente ricaricati al consumatore con altre modalità. Uno degli operatori del campione offre invece una polizza con costo a carico del cliente, pari a circa 70 e 40 euro annui, rispettivamente per elettricità e gas. I premi delle polizze abbinate ai servizi idrici invece sono tutte a carico degli assicurati, variano dai tre ai 30 euro, ma per le fasce di consumo più elevate possono arrivare fino a 100 euro.

L’elemento più rilevante che emerge dall’indagine Ivass riguarda i sinistri. Sono poche, in valore assoluto, le denunce (14.120 su 2 milioni di polizze) con un irrisorio indice di sinistralità (il rapporto tra le richieste di indennizzo e le polizze stipulate): circa l’1% che, a giudizio dell’Ivass, è sintomatico della scarsa conoscenza dell’esistenza di tali polizze da parte dei consumatori nonostante ne sopportino i costi.

Per i pochi sinistri denunciati, poi, il rifiuto dell’indennizzo è molto alto, in media il 32,1%. Le 13 compagnie oggetto dell’indagine (di cui purtroppo l’Ivass non rivela i nomi), non appena un danneggiato chiede un risarcimento scatenano un fuoco di sbarramento fatto di franchigie, scoperti e rischi esclusi che, limitando i sinistri indennizzabili, rendono ancora più redditizio un business che si nutre di scarsa trasparenza e scarsa informazione.

L’Ivass chiude la sua indagine dichiarando che, dove ha individuato situazioni anomale a scapito dei consumatori, è gia intervenuta chiedendo alle compagnie interessate di adottare i correttivi indicati e coinvolgendo le altre Authority del mercato energetico affinchè procedano per quanto di loro competenza.