Tango Bond, ultima chiamata per i rimborsi

di Rosaria Barrile -

Sono pari al 150% del valore nominale dei titoli, ma per ottenerli occorre consegnare entro il 10 giugno il modulo di adesione fornito dalla propria banca. Dubbi sul trattamento fiscale

Secondo l’accordo sottoscritto il 21 aprile con la Task Force Argentina, che rappresenta i titolari italiani di “tango bond”, Buenos Aires è obbligata a pagare il 150% del valore nominale dei bond nella valuta in cui sono stati emessi. Ma, come ricorda l’associazione di tutela dei consumatori Altroconsumo, per avere il rimborso occorre consegnare entro il 10 giugno il modulo di adesione che verrà fornito dalla propria banca. I rimborsi invece partiranno dal 30 giugno.

Come ribadito anche dalla lettera agli obbligazionisti inviata dalla Task Force, si tratta dell’ultima opportunità per ottenere un rimborso e chi non consegna il modulo alla propria banca entro quella data perde la possibilità di riottenere i propri risparmi.

Quanto si potrà riavere nel concreto?

In pratica chi ha acquistato i titoli a un prezzo inferiore a 100 otterrà un guadagno superiore al 50% mentre chi ha pagato un prezzo superiore otterrà un guadagno inferiore al 50%. Il pagamento avverrà nella valuta in cui è stato emesso il bond. Per chi possiede un bond in dollari questo significa poter ottenere un guadagno extra, dal momento che, se si guarda ai tassi di cambio, il dollaro aveva subito nel corso degli ultimi tempi un forte apprezzamento rispetto all’euro.

Per poter aderire a quella che in effetti è l’ultima chiamata per i risparmiatori italiani occorre avere però ancora in mano fisicamente i titoli argentini perché dovranno essere restituiti come indicato nella delega firmata oltre dieci anni fa.

Unico tasto dolente della vicenda, che finalmente volge alla conclusione, è tuttavia l’aspetto fiscale.

Come sottolineato dagli esperti di Altroconsumo infatti, c’è ancora incertezza su come saranno tassati il denaro che tornerà nelle tasche degli italiani: verrà considerato come un rendimento da titoli di Stato e quindi sottoposto alla stessa aliquota degli altri titoli di stato oppure sarà applicata un’aliquota agevolata dato che nei fatti si tratta di un risarcimento? Per avere una risposta occorrerà attendere la valutazione dell’Agenzia delle entrate.