Milano, avvio a -6%. Cameron si dimette

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Dopo oltre mezz’ora di sospensioni al ribasso, il FtseMib è riuscito ad aprire e alle 9,50 segnava -5,7%. Parigi a -10%, Londra -6,6% e Francoforte -8,4%

Mattinata da incubo per i mercati finanziari europei, con i listini che solo a fatica sono riusciti a aprire le contrattazioni.

Piazza Affari, dopo oltre mezz’ora di sospensioni al ribasso che non le permettevano di avviare le contrattazioni, è finalmente riuscita ad “aprire” con un calo di circa il 6%.
Ma oltre la metà dei titoli quotati non riescono a trattare regolarmente.

Tra questi il peggiore è Generali, che perde il 15% mentre i meno pesanti Luxottica e Terna (-5%).
I problemi maggiori si prospettano tra i bancari, con nessun gruppo che riesce a fare prezzo.

Lo spread tra il Bund e il Btp è schizzato fino a 191 punti base per poi ripiegare sotto quota 170 a 165 punti.
Il divario tra i decennali di Spagna e Germania ha sfiorato i 200 punti base e ora si è ridotto a 173 punti.

Molto pesanti le perdite degli altri listini europei: Parigi alle 9,50 viaggiava a -10%, Londra a -6,6% e Francoforte a -8,4%.

Il premier inglese David Cameron ha annunciato l’intenzione di dimettersi.