Paura per la Brexit, listini a picco

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Piazza Affari a metà mattina perde il 2%, giù Parigi, Francoforte e Londra. I mercati temono un effetto-domino nell’Ue

Dopo un avvio decisamente negativo, i listini europei a metà mattina si ritrovano in pesante rosso. Piazza Affari viaggia in ribasso del 2%. Parigi, Francoforte e Londra lasciano sul terreno oltre un punto e mezzo percentuale.

L’appuntamento del 23 giugno, giorno in cui gli inglesi decideranno se restare o meno nell’UE, si avvicina insieme ai timori sui rischi di un’eventuale Brexit.
Tra i tanti allarmi lanciati nei giorni scorsi circa i possibili danni di un’uscita del Regno Unito dall’Ue c’è quello giunto dall’Organizzazione mondiale per il commercio (Wto) che ha ricordato il fatto che il Regno Unito potrebbe ritrovarsi nella condizione di dover rinegoziare gli accordi commerciali con i Paesi dell’UE e con altri 58 stati con cui ha rapporti di libero scambio per effetto dell’appartenenza al mercato unico.
Secondo gli analisti, l’uscita della Gran Bretagna potrebbe innescare forti turbolenze sui mercati globali e, potenzialmente spingere l’economia di Sua Maestà in una recessione.

Ma i timori per la Brexit non sono gli unici che agitano il mondo finanziario.
Pochi giorni dopo il referendum in Inghilterra, ci saranno le elezioni in Spagna, e i sondaggi rinnovano l’allarme: Podemos è il secondo partito. Gli spagnoli andranno alle urne il 26 giugno, da cui secondo le ultime rilevazioni dovrebbe uscire vincitore il Partito popolare (Pp), ma senza la maggioranza dei seggi per formare un governo e, mentre la coalizione antiausterity Unidos Podemos, guidata da Pablo Iglesias, prepara il sorpasso sui socialisti del Psoe, puntando a diventare la seconda forza politica spagnola.

Infine, la paura più grande che si fa strada è ancora connessa con la Brexit: gli investitori temono che se la Gran Bretagna decidesse di lasciare l’Unione europea, si potrebbe innescare un effetto domino capace di alimentare il sentiment anti-Ue anche in altri paesi membri.