Produzione italiana a picco

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Non si ferma a giugno la scivolata dell’industria nazionale. Indicatori negativi anche nel secondo trimestre. In discesa tutti i tipi di prodotto

Giugno ancora negativo per la produzione industriale italiana, che prosegue una tendenza in atto ormai da mesi.

L’indice destagionalizzato della produzione, considerata un buon anticipatore dell’andamento del Pil, ha segnato a giugno un calo congiunturale dello 0,4% dal -0,6% di maggio, secondo i dati Istat.
L’indice corretto per i giorni lavorativi registra un calo annuo dell’1% dal -0,6% di maggio.

Il dato ha deluso gli economisti, le cui previsioni erano per un aumento dello 0,3% su mese e dell’1% in termini tendenziali.
A livello mensile scende la produzione di quasi tutte le tipologie: beni intermedi (-1,1%), beni di consumo (-1%), energia (-0,7%)- mentre il paragone con il 2015 evidenzia un solo aumento nel comparto dei beni intermedi (+0,8%); diminuiscono invece l’energia (-5,5%) e, in misura più lieve, i raggruppamenti dei beni di consumo (-2,1%) e dei beni strumentali (-0,3%).

Per quanto riguarda i settori di attività economica, i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+2,3%), della metallurgia (+1,4%) e della fabbricazioni di prodotti chimici (+0,8%). Le diminuzioni maggiori si registrano nei settori dell’attività estrattiva (-19,2%), della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-7%) e della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-4,8%).