Draghi prende tempo. Tassi e Qe invariati

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L’economia Ue è solida ma ci sono rischi al ribasso, ha detto il numero uno della Bce. “La trasmissione della politica monetaria non ha mai funzionato meglio di oggi”

I tassi restano fermi dell’area dell’euro, come erra ampiamente prevedibile, ma anche il programma di quantitative easing non subirà modifiche, almeno per il momento.
E’ questo, in estrema sintesi, ciò che il consiglio della banca centrale europea ha reso noto poco fa.

Nessuna fuga in avanti, dunque, sebbene il presidente Mario Draghi nel corso della conferenza stampa abbia chiaramente indicato che la Bce resta pronta ad agire con tutti gli strumenti a sua disposizione e monitorerà attentamente le mosse dei mercati finanziari.

L’istituto sta studiando possibili cambiamenti al programma di acquisto asset, ha setto il presidente senza fornire ulteriori dettagli.
Francoforte ha ribadito che porterà avanti il piano di acquisti “Quantitative easing” fino al marzo 2017 “o oltre se necessario”. L’istituto ha affermato di mantenere gli acquisti di asset al ritmo di 80 miliardi di euro al mese.

Per quanto riguarda le stime di crescita e inflazione, gli economisti della banca centrale non hanno annunciato variazioni significative rispetto all’ultimo aggiornamento diffuso a giugno, prima del referendum che ha decretato la volontà dei britannici di lasciare l’Unione europea.