Milano in rosso, di nuovo a picco Mps

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Negativo il comparto bancario, mentre il Ftse Mib cede lo 0,8%

Piazza Affari viaggia in ribasso a fine mattina, con l’indice Ftse Mib giù dello 0,8%. Va meglio la mattinata sugli altri listini europei: Parigi è sulla parità, Londra e Francoforte guadagnano fra lo 0,3% e lo 0,4%.

A Milano pesano una volta di più i ribassi del comparto bancario, e in particolare di Mps, che ora cede oltre il 5%, avendo recuperato un po’ dai minimi della mattina, quando ha segnato un calo teorico dell’8,5%, non riuscendo a fare prezzo fino a oltre le 10. Oggi si insedia il nuovo Ad Marco Morelli, mentre si cerca ancora il nuovo presidente, dopo le dimissioni a sorpresa di Massimo Tononi. Ma soprattutto pesa l’incertezza sul piano che prevede l’aumento di capitale da 5 miliardi la cessione delle sofferenze.

In forte ribasso anche Popolare Milano, Ubi, Banco popolare, Bper e Intesa Sanpaolo. E annulla il rialzo delle prime battute Unicredit, che viaggia sui lievlli della vigilia. Secondo le indiscrezioni riportate dal Sole 24 ore, sarebbero sette o otto le offerte non vincolanti ricevute da piazza Cordusio per la controllata Pioneer, attiva nel risparmio gestito: fra i nomi che si fanno, due sono italiani, Poste e Generali, e poi Allianz, Axa, Natixis, Aberdeen e Macquarie.

Gli investitori restano in attesa delle decisioni della Federal Reserve che si riunisce oggi e domani. Le previsioni sono per un rinvio dell’aumento dei tassi di interesse, ma i dati macroeconomici, sui quali la Fed basa le sue decisioni, sono piuttosto contrastanti e, come ha detto il presidente della Fed di Atlanta, Dennis Lockhart, la discussione tra i membri del Fomc sarà “animata”.