Fondi & gestioni: raccolta positiva a settembre

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Nei primi nove mesi dell’anno, però, i flussi sono un terzo rispetto a quelli del 2015

Raccolta positiva, a settembre, per l’industria del risparmio gestito: le sottoscrizioni hanno superato i riscatti, secondo i dati diffusi oggi da Assogestioni, per 5,8 miliardi di euro, una cifra leggermente inferiore rispetto ad agosto (6,2 miliardi). E, sottolinea l’associazione, da ben 15 trimestri la raccolta ha sempre avuto il segno più. Il patrimonio, inoltre, segna il nuovo massimo storico, a 1,914 miliardi.

Rispetto alle cifre record del 2015, tuttavia, il rallentamento è evidente: nei primi nove mesi dell’anno scorso la raccolta è stata di 120 miliardi, contro i 42 del periodo gennaio-settembre 2016.

A trainare la raccolta, in settembre, sono stati i fondi aperti con 5,2 miliardi, contro i 3,7 miliardi di agosto. Più debole il dato per le gestioni di portafoglio retail e istituzionali, che con 581 milioni segnano un deciso calo rispetto ai 2,4 miliardi di agosto.

Tra le diverse categorie di fondi comuni, i risparmiatori hanno indirizzato le loro preferenze ancora una volta ai flessibili (2,3 miliardi), seguiti dagli obbligazionari (2,2 miliardi) e dai monetari, che tornano a segnare un attivo con 888 milioni. In rosso gli azionari (meno 678 milioni).

I fondi aperti di diritto italiano hanno raccolto in settembre 690 milioni (1,6 miliardi in agosto); molto meglio sono andati i fondi di diritto estero con 4,5 miliardi (dai 2,1 miliardi di agosto).

Tra i principali gruppi, bilancio nettamente positivo per Generali (1,2 miliardi) e Pioneer (1,1 miliardi); bene anche Ubi Banca (855 milioni) e Intesa Sanpaolo (592 milioni).

In frenata Poste italiane (-1,8 milioni); tra le Sgr quotate sono in rosso anche Anima (-106 milioni) e Azimut (-400 mila euro).