Petrolio in rialzo in vista di un accordo sui tagli

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Le attese per il vertice Opec di fine mese hanno messo le ali al greggio, aiutato anche dalla debolezza del dollaro. Brent a a 47,74 dollari al barile e Wti a 46,47

Avvio di settimana positivo per il petrolio che sulla piazza di Londra a fine mattinata viaggiava sui massimi delle ultime tre settimane.
A spingere le quotazioni dell’oro nero sarebbero, oltre alla debolezza del dollaro, le speranze per un accordo sui tagli alla produzione che potr5ebbero essere decisi nella prossima riunione dell’Opec in calendario il 30 novembre.

Secondo gli analisti di Barclays, una qualche forma di accordo è probabile ma potrebbe avere un impatto modesto, visto che l’Iran chiede delle esenzioni perché vuole riconquistare le quote di mercato perse a causa delle sanzioni dall’Occidente mentre Libia e Nigeria hanno chiesto di essere escluse.

Più ottimista, invece, il presidente russo Vladimir Putin che ha dichiarato di non vedere alcun ostacolo per un congelamento della produzione che attualmente è di oltre 11 milioni di barili al giorno, ai massimi dalla caduta dell’Urss.

A fine mattinata il futures sul greggio Brent del Mare del Nord guadagnava l’1,88% a 47,74 dollari al barile a un passo dal massimo di 47.76.
Il derivato sul Wti Usa saliva dell’1,71% a 46,47 dollari.