Polizze vita, mercato in calo anche in ottobre

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Secondo i dati Ania, la nuova produzione è stata inferiore del 12,7% rispetto a quella di un anno prima

Nel mese di ottobre la nuova produzione di polizze vita individuali raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra-Ue, è stata pari a 6,7 miliardi, il 12,7% in meno rispetto allo stesso mese del 2015. Lo comunica l’Ania, l’associazione delle imprese di assicurazione. La contrazione, aggiunge l’Ania, è pressoché in linea con quella dei mesi precedenti.

Da gennaio i nuovi premi vita emessi hanno raggiunto 71,7 miliardi, l’11,8% in meno rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle imprese Ue, pari a 1,6 miliardi (in aumento del 44,9% rispetto al mese di ottobre 2015), i nuovi affari vita complessivi nel mese sono stati pari a 8,3 miliardi (-5,4% rispetto allo stesso mese del 2015), mentre da inizio anno hanno raggiunto 85,9 miliardi, l’11,1% in meno rispetto all’analogo periodo del 2015.

I nuovi premi di ramo I (polizze rivalutabili) relative a polizze individuali sono stati pari a 4,6 miliardi, pari al 69% dell’intera nuova produzione vita, con un calo del 16,3% rispetto a un anno prima. Per il quarto mese consecutivo, sottolinea l’Ania, si conferma un significativo calo dei nuovi premi raccolti in questo ramo. Da gennaio la nuova produzione di ramo I ha raggiunto i 53 miliardi, un importo, per la prima volta da inizio anno, in lieve diminuzione (-1,4%) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

Circa un terzo della nuova produzione vita (il 29%) ha riguardato il ramo III, esclusivamente nella forma unit-linked: la raccolta in ottobre è stata di 1,9 miliardi, e segna una diminuzione del 3,5% rispetto allo stesso mese del 2015. Da gennaio il volume di nuova produzione è stato pari a 17,2 miliardi, in calo del 32,6% rispetto all’analogo periodo del 2015.

In aumento invece, dopo il lieve calo registrato in settembre, i contributi relativi a nuove adesioni individuali a forme previdenziali, che sono stati pari a 127 milioni. Dall’inizio dell’anno il totale è di un miliardo, il 12,9% in più rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.