Milano in lieve vantaggio. Mediaset continua la corsa

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Il Ftse Mib si porta sopra la parità. Bene le banche, a eccezione di Mps. Oggi pomeriggio la decisione della Fed sui tassi

Dopo un avvio in ribasso, piazza Affari si è portata in lieve progresso e intorno alle 10 l’indice Ftse Mib segna un rialzo dello 0,28%. Deboli gli altri listini europei, con frazionali ribassi dei maggiori indici, mentre Tokyo stamattina ha chiuso sulla parità. Bene invece New York, ieri: l’indice Nasdaq, in particolare, ha segnato un rialzo di oltre l’1%, mentre il Dow Jones si è fermato a più 0,6%.

I mercati attendono la decisione di oggi della Federal Reserve in materia di tassi di interesse: il rialzo appare scontato, e già l’attenzione si è spostata sul prossimo futuro, e su possibili nuovi ritocchi nella prima metà del 2017.

Intanto in piazza Affari i riflettori sono puntati anche oggi su Mediaset, reduce dall’enorme balzo di ieri (+31,9%). Fininvest ha annunciato la sua contromossa all’offensiva della francece Vivendi, che ha rastrellato il 12,32% del capitale della società televisiva: la holding di casa Berlusconi ha comunicato ieri sera a mercato chiuso di aver acquistato oltre 27 milioni di azioni Mediaset, e di avere acquisito il diritto di rilevare, oggi, altri 14 milioni di azioni: con queste due mosse Fininvest arriverà a controllare quasi il 40% di Mediaset (il 39,775% del capitale avente diritto).

Il titolo continua a guadagnare valore, e stamattina segna un balzo di oltre il 5%. Ieri Fininvest ha anche annunciato di aver presentato alla Procura della Repubblica di Milano e per conoscenza alla Consob una denuncia per manipolazione del mercato nei confronti di Vivendi. 

L’altro dossier caldo di piazza Affari è Banca Mps, che oggi viaggia in calo di oltre l’1%, recuperando peraltro dopo una sospensione, in avvio, per eccesso di ribasso. Oggi il Cda potrebbe riaprire la conversione dei bond subordinati, estendendo l’offerta agli investitori retail. Intanto dalla Bce è arrivata la comunicazione ufficiale del rifiuto alla proroga dei termini per l’aumento di capitale fino al 20 gennaio 2017. 

Per il resto, nel comparto bancario prevalgono gli acquisti: bene in particolare Banco Popolare e Popolare di Milano, che hanno annunciato di aver firmato ieri l’atto notarile di fusione tra i due istituti: la fusione sarà efficace dal 1° gennaio prossimo, e ne nascerà il nuovo Banco Bpm che, una volta ottenute le necessarie autorizzazioni da parte di Borsa italiana, dal 2 gennaio sarà quotato sull’Mta (con contestuale delisting di Banco Popolare e di Popolare Milano).

Nel resto del listino, ottima mattinata per Banca Carige (+5%): la Bce ha fissato requisiti prudenziali nettamente inferiori ai ratio che la banca poteva vantare al 30 settembre, e ha posticipato al 28 febbraio 2017 il termine entro il quale Carige dovrà presentare un piano per la riduzione dei crediti deteriorati. 

Lo spread tra Btp decennali e omologhi tedeschi passa per qualche battuta sotto 150 punti, salvo poi risalire leggermente.

In lieve rialzo l’euro scambiato a 1,0654 dollari contro un valore di 1,0610 di ieri.