Mps, al via l’aumento di capitale

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L’offerta delle azioni chiude giovedì 22. Titolo in difficoltà in Borsa

Dopo l’ok ricevuto venerdì scorso dalla Consob, è partito questa mattina l’aumento di capitale da 5 miliardi di euro di Banca Mps. L’operazione viaggia in parallelo con la proposta di conversione dei bond subordinati, allargata al pubblico retail. Nella prima fase della conversione (riservata agli investitori istituzionali) Mps ha ricavato poco più di un miliardo di euro: dall’attuale, che chiuderà domani, si attende poco meno di 2 miliardi. 

Il collocamento delle azioni, iniziato alle 9 di oggi, si chiude mercoledì 21 alle 14, mentre il collocamento istituzionale termina il giorno successivo. I termini, ha precisato però Mps, non sono tassativi, ma potrebbero subire modifiche in caso di “eventi e circostanze indipendenti dalla volontà dell’emittente”, come particolari condizioni di volatiltià dei mercati finanziari.

Il 35% è riservato al pubblico in Italia (di cui il 30% agli attuali azionisti e il 5% al pubblico indistinto), il 65% invece agli istituzionali. Il taglio minimo per il retail è di 50 euro.

La forchetta di prezzo è assai ampia: da un minimo di un euro, a un massimo di 24,9 euro. Data la complessita dell’operazione, Mps non è in grado di stabilire oggi il prezzo di collocamento, che verrà fissato solo dopo la chiusura dell’operazione, in base ai risultati della conversione dei bond.

Secondo gli analisti, il prezzo sarà molto probabilmente vicino al minimo della forchetta, cioè a un euro, se non meno: eventualità non eslcusa dalla stessa Mps.

Questa mattina in Borsa Mps ha faticato a segnare un prezzo, dopo aver aperto con un ribasso teorico dell’11,6% è stata infatti sospesa. Entrata in contrattazione si è mantenuta comunque in forte ribasso.