Tesoro, migliorano i conti pubblici

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Il fabbisogno statale nei primi 11 mesi dell’anno si è attestato a 56,5 miliardi, “inferiore di circa 5,9 miliardi rispetto a quello del periodo gennaio- novembre 2015”

Tra gennaio e novembre di quest’anno il fabbisogno del settore statale è risultato di 56,5 miliardi, in linea con le stime di governo, “inferiore di circa 5,9 miliardi rispetto a quello del periodo gennaio-novembre dell’anno scorso”.

Lo ha reso noto il Ministero dell’Economia che ha spiegato come a novembre si sia realizzato un fabbisogno “pari, in via provvisoria, a circa 7 miliardi, che si confronta con un fabbisogno di 6,5 miliardi dello stesso mese del 2015”.

Il Tesoro ha poi sottolineato come la riduzione del fabbisogno rilevata nei primi 11 mesi dell’anno sia coerente con le previsioni di finanza pubblica contenute nella nota di aggiornamento del Def”.

Sul versante fiscale gli incassi hanno evidenziato una crescita di circa 1,3 miliardi, alla quale hanno contribuito i versamenti effettuati dai gestori delle società elettriche per il canone Rai e quelli per la voluntary disclosure.

Per quanto riguarda i pagamenti, ha fatto sapere il Tesoro, la flessione della spesa delle amministrazioni centrali (-500 milioni) e la riduzione degli interessi sul debito pubblico (-800 milioni circa, anche per una diversa calendarizzazione del pagamento della remunerazione dei conti di Tesoreria) sono state più che compensate dall’aumento dei contributi erogati al bilancio dell’Unione Europea (circa +1,2 miliardi), dalla crescita dei rimborsi fiscali (+640 milioni) e dei prelevamenti dai conti intestati alle altre amministrazioni pubbliche (circa +1,3 miliardi).