Commento di Union Bancaire Privée (UBP) su legge bilancio Italia 2019

Patrice Gautry -

Alla fine l’Italia ha deciso di presentare un bilancio 2019 con un deficit fiscale del 2,4% sul PIL. La discussione sul bilancio ha rivelato la presenza di due gruppi all’interno della coalizione di governo: uno a favore della stabilità e l’altro a favore della spesa fiscale.

Sulla stabilità economica hanno avuto la meglio le visioni politiche. Il budget 2019 (2,4% del PIL), infatti, propone misure nuove come il reddito di cittadinanza e la rimozione di alcune riforme sulle pensioni.

Le principali possibili conseguenze di queste scelte politiche sono quattro: 1) una lotta aperta / un dibattito acceso con l’UE; 2) un incremento durevole del costo del capitale per le aziende italiane, comprese le banche; 3) un potenziale downgrade del debito italiano da parte delle agenzie di rating a ottobre e 4) un aumento dell’incertezza politica, con rischi che il ministro delle finanze lasci la coalizione.

Tutto ciò aggiungerà ulteriori pressioni politiche sugli altri governi UE, potrebbe avere un impatto negativo sull’euro, favorire la percezione dei Bund tedeschi come beni rifugio e sollevare preoccupazioni sulla restante riforma delle banche italiane.


Patrice Gautry – Chief Economist – Union Bancaire Privée (UBP)