Commento di Fidelity International sulle decisioni della FED

Anna Stupnytska -

La decisione della FED di innalzare i tassi di interesse è stata probabilmente una delle più controverse dell’attuale fase di inasprimento della politica monetaria.

L’analisi della FED sulle previsioni economiche del prossimo anno è ancora piuttosto ottimista. Credo che l’economia statunitense rallenterà del 2% o un pò meno nel 2019. Un dato ben lontano dalla recessione e abbastanza in linea con l’andamento di mercato, ma al di sotto delle previsioni della FED. Nel corso del prossimo anno potrebbe essere utile per la Federal Reserve fermarsi a rivalutare la sua strategia.

Tenendo conto del cambiamento di alcuni dati su una serie di importanti indicatori globali nel secondo semestre del 2018, quali quelli dell’area Euro e della Cina, è necessaria maggiore chiarezza in merito alla direzione del ciclo globale e questo a sua volta aiuterebbe a dettare il ritmo dei mercati.

Cosa più importante, la Fed deve valutare gli effetti del rallentamento dello stimolo fiscale in relazione al recente inasprimento delle condizioni finanziare dell’economia. – questi “venti contrari” potrebbero essere sufficienti per prevenire il tanto temuto surriscaldamento, interrompendo così le pressioni sul mercato del lavoro.

Un altro fattore che va a complicare la situazione è il progressivo assorbimento del QE, i cui effetti non sono ancora noti. Mentre finora la Fed ha mantenuto la strategia della “guida con il pilota automatico”, nel 2019 dovrà affrontare la questione in maniera più attiva e questo implicherà certamente un minor inasprimento attraverso dei tassi di interesse, non di più.


Anna Stupnytska – Global economist – Fidelity International