BCE resterà prudente. Pesano dati su produzione industriale

Gero Jung -

I sondaggi PMI relativi al mese di gennaio che verranno rilasciati questa settimana saranno un indicatore importante dell’attività economica del primo trimestre.

Le cifre recenti, soprattutto quelle della produzione industriale, sono state deboli e i dati pubblicati finora lasciano presagire che per il futuro non ci sarà una ripresa significativa dell’attività economica.

Ne consegue che sul fronte della politica monetaria, la Banca Centrale Europea è certamente destinare a restare prudente. Non prevediamo, infatti, cambiamenti di politica monetaria fino alla fine dell’anno.

Le ultime proiezioni macroeconomiche formulate dagli esperti della BCE sono a nostro avviso chiaramente ottimistiche. Anche le stime dell’Istituto di Francoforte sull’inflazione core – che dovrebbe raggiungere l’1,4% quest’anno e l’1,6% nel 2020 – non sembrano essere realistiche.

Ci aspettiamo che al meeting di giovedì, il presidente Mario Draghi, mantenga un tono inequivocabilmente più accomodante, con la valutazione dei rischi da parte del Consiglio Direttivo che probabilmente includerà “rischi di ribasso” nello scenario di riferimento della BCE.


Gero Jung – Chief Economist – Mirabaud AM