Continua il rialzo, ma essenziale fare stock picking

Gilles Guibout -

A febbraio i mercati hanno proseguito in rialzo, in un contesto di banche centrali visibilmente più accomodanti e soprattutto di fronte alla prospettiva di un accordo commerciale Cina-Stati Uniti, che ridurrebbe in parte il timore di un brusco rallentamento dell’economia.

In Europa, il rischio politico è stato rivisto al ribasso: in UK sembra si voglia evitare una Brexit senza accordo, anche se il rischio resta; in Italia, la sconfitta del Movimento 5 Stelle alle elezioni regionali in Abruzzo e Sardegna costituisce senza dubbio un segnale dell’avvicinarsi della fine della strana alleanza di governo con la Lega.

Restano i timori sul rallentamento dell’economia

Se il calo dei mercati nell’ultimo trimestre del 2018 ha sorpreso per la sua ampiezza e rapidità, bisogna ammettere che è altrettanto sorprendente il rimbalzo in atto a partire da gennaio. Ma i timori che a fine anno hanno portato gli investitori a interrogarsi sulla giusta asset allocation e a vendere massicciamente, non sono scomparsi. In particolare, quelli sul rallentamento dell’economia.

Con le attuali valutazioni, i mercati sono vulnerabili in caso di un rallentamento. L’attenzione degli investitori si concentrerà ancora sulla possibile evoluzione del dialogo tra Cina e Stati Uniti e/o sulla Brexit, eventi che saranno ancora fonte di volatilità.

Diversificare e favorire società non troppo indebitate

Visti i tanti punti d’incertezza, vogliamo mantenere dei portafogli che non siano troppo esposti a una singola tematica o a un singolo settore sottostante. Vogliamo avere una buona diversificazione sia a livello geografico (per esempio non vogliamo troppa esposizione al mercato domestico) sia settoriale (non vogliamo troppa esposizione a un singolo settore) e società che non siano troppo indebitate. Infatti, queste società sono quelle che alla fine hanno maggiore flessibilità per la crescita esterna o per far fronte a difficili condizioni di mercato. E in una fase come l’attuale, di rallentamento dell’economia, ci vuole tale flessibilità.


Gilles Guibout – gestore del fondo PIR AXA WF Framlington Italy – AXA Investment Managers