Nessuna società è un’isola
Gli asset manager dovrebbero riconoscere che il loro operato si inserisce in un sistema più ampio, che va al di là del semplice investimento in una società e nella costruzione di un portafoglio. Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDG) sono un utile strumento a disposizione degli investitori da cui partire per ottenere un portafoglio che sia solido anche all’interno di questo sistema.
Le società di gestione e gli altri investitori hanno un interesse a lungo termine a superare i problemi sistemici, come i cambiamenti climatici e le eccessive disuguaglianze. Non basta un’assunzione di responsabilità da parte delle aziende, anche gli investitori devono considerare attentamente quanto siano realmente sostenibili i propri portafogli. È nell’interesse di tutti risolvere questi problemi di portata globale, è un intervento di questo tipo è generalmente alla portata esclusivamente di realtà di grandi dimensioni che dispongono delle risorse per coordinare l’azione, preferibilmente non dai governi. Questa è un’opportunità per gli investitori.
Ma da dove cominciare? La maggior parte degli investitori preferisce rendimenti a breve termine in cambio di passività a lungo termine, in gran parte perché le società di gestione sono incentivate ad adottare quest’approccio. Ciò significa che la maggior parte dei portafogli di investimento continua, nel complesso, a prendere in prestito dal futuro per sovraperformare nel presente. Ma se iniziamo ad adottare metodi trasparenti per misurare la performance dei gestori rispetto a obiettivi più ampi, possiamo iniziare a cambiare questi incentivi. Purtroppo, siamo solo nelle prime fasi di questa transizione verso un approccio più sostenibile.
Per raggiungere questo traguardo pensiamo che gli SDG delle Nazioni Unite siano un buon punto di partenza per valutare se i prodotti e i servizi offerti da un’azienda sono coerenti con la ricerca di una soluzione alle sfide sistemiche che esistono oggi, creando così un vero valore a lungo termine. Per quanto gli SDG possano essere complessi, e in alcuni casi contraddittori, consentono un approccio “trial-and-error” da parte di realtà private che operano a livello locale. Anche in questo caso si tratta di un’opportunità per gli asset manager, andando a scegliere le aziende che sono allineate con gli SDG e misurando al tempo stesso la propria attività e allineando i propri incentivi agli SDG.
In sintesi, dissociare l’attività economica da altri obiettivi sociali è controproducente. Riteniamo che sia possibile risolvere molti di questi problemi adottando un approccio di pensiero sistemico che va oltre la tradizionale gestione di portafoglio. La costruzione di portafogli sostenibili, per salvaguardare i rendimenti allineando meglio le attività a breve termine ed evitando le passività sul lungo periodo, crea l’opportunità per i gestori patrimoniali di anticipare i tempi offrendo ai clienti il valore aggiunto di un portafoglio gestito in modo sostenibile.