Il Covid-19 e le tensioni geopolitiche trainano al ribasso i rendimenti dei titoli di Stato europei

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La ripresa dei contagi in Europa ha spinto al ribasso i rendimenti dei titoli di Stato europei, con un aumento dei dubbi degli investitori sulla ripresa economica. Le tensioni tra Stati Uniti e Cina dopo l’annullamento dei negoziati commerciali previsti per sabato hanno inoltre avuto un impatto sugli operatori di mercato, mentre gli acquisti da parte della Banca Centrale Europea stanno sostenendo i prezzi.

I rendimenti del Bund decennale tedesco è sceso a -0,49% dopo essere salito all’inizio della scorsa settimana, in un momento in cui le vendite dei titoli obbligazionari sono state più elevate del solito.

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Tuttavia per lo spread tra i bond decennali italiani e tedeschi la settimana si è conclusa a quota 146 punti base, mentre il rendimento dei titoli di stato italiani a 10 anni è sceso sotto l’1% per chiudere la settimana a 0,97%.

Mercoledì la Germania ha messo all’asta 1,25 miliardi di euro di obbligazioni trentennali e l’offerta è stata sottoscritta quasi tre volte, confermando l’asta come la migliore asta degli ultimi 10 anni.  La scorsa settimana il paese ha venduto quasi 5,5 miliardi di euro di obbligazioni, mentre questa settimana l’ammontare delle vendite arriverà a 9,5 miliardi di euro.

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Nel frattempo continua la trattativa per una possibile vendita della piattaforma di trading obbligazionario MTS, messa in vendita dal London Stock Exchange per poter ottenere il via libera dall’Antitrust europeo per l’acquisizione del data provider Refinitiv. MTS è particolarmente importante per la negoziazione dei titoli di Stato italiani.

Questa operazione ha una valenza politica per l’Italia, soprattutto perché potrebbe rientrare nel quadro di una più ampia cessione di Borsa Italiana, che gestisce Piazza Affari. Euronext ha espresso interesse per l’acquisizione della holding, ma potrebbe dover trovare un accordo con il Governo italiano per chiudere l’operazione.