Riunione BCE, il commento di MFS IM

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La politica della BCE resta invariata dopo il meeting di ieri del Consiglio Direttivo. Il tono della conferenza stampa è stato un po’ meno “colomba” del previsto e la Presidente Lagarde non ha indicato grandi cambiamenti nel prossimo futuro. Il messaggio complessivo è stato chiaro: la BCE sta monitorando gli attuali sviluppi (compreso l’Euro) e valutando l’efficienza delle misure, prima di intervenire con altre più accomodanti.

La BCE ha chiarito che l’Euro non è uno dei suoi obiettivi. Come è spesso accaduto in passato, la BCE è riluttante a fissarne uno o ad attuare qualsiasi misura esplicita per ridurre la rapida accelerazione dell’Euro, soprattutto perché non fa parte dei suoi programmi. Ci aspettiamo che la BCE continui a “smorzare i toni” sull’Euro e che in futuro riduca ulteriormente l’eventuale volatilità, ma non prevediamo ulteriori accorgimenti (cioè un’altra riduzione dei tassi) volti ad indebolire la valuta.

La BCE continua ad accogliere con favore le recenti misure fiscali (sia interne che a livello comunitario) in quanto considerate lo strumento necessario per sostenere la crescita e la stabilità dei prezzi nel medio termine. Nell’ incontro non è stata discussa alcuna espansione del PEPP e ci si aspetta un atteggiamento analogo nei prossimi mesi, a meno che non ci sia un significativo cambiamento dello scenario economico. Per contro, l’inflazione rimane estremamente bassa e la BCE dovrà rivalutare lo scenario economico in un secondo momento, quando ci sarà più chiarezza su alcuni dei rischi al ribasso (cioè la seconda ondata) e di deflazione.

Riteniamo che ci siano ancora buone possibilità riguardo a un ampliamento del PEPP entro la fine dell’anno (o all’inizio del 2021), quando le proiezioni della BCE saranno estese fino al 2023 (ed è possibile che mostrino un’inflazione ancora contenuta) e l’aumento temporaneo del programma APP scadrà. In alternativa, la BCE potrebbe espandere il suo regolare programma di acquisto se l’impatto della pandemia fosse meno grave ma il livello dell’inflazione dovesse non essere ancora adeguato.