Dal cloud al gaming, cinque tendenze tecnologiche nel mondo post-COVID

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Nel lungo termine, il COVID-19 ha ampliato il “fossato”, rafforzando la posizione di molti leader di mercato con business model scalabili, relazioni esistenti e solide capacità digitali. Tuttavia, gli operatori specializzati più piccoli hanno guadagnato importanza grazie all’aumento della domanda dei servizi offerti. Se da un lato l’epidemia di COVID-19 ha portato molte aziende a frenare la spesa IT, dall’altro ha creato per le società un imperativo a lungo termine per l’accelerazione dei propri sforzi di trasformazione digitale.

Le tendenze principali che a nostro avviso dovrebbero acquisire slancio anche al ritorno di un mondo post-COVID più normale sono:

1. Il modello ad abbonamento sta diventando la norma.

Il cloud computing continua a crescere, i software vengono implementati, i clienti fidelizzati e i profitti salgono. La forma di cloud computing che è cresciuta in modo più rapido è quella dell’Infrastructure-as-a-service(IaaS). La sua popolarità è riconducibile alla possibilità offerta alle organizzazioni di gestire i propri requisiti software e la propria infrastruttura in funzione della crescita aziendale. Inoltre, consente alle società di gestire i propri fabbisogni hardware senza doversi dotare di alcuna infrastruttura. Anche l’area del Software-as-a-Service è migliorata. Un interessante case study di questo settore è Adobe, leader del settore delle soluzioni di marketing digitale tramite Creative Cloud che ha ridotto la ciclicità delle proprie entrate adottando un modello ad abbonamento/cloud per i propri servizi software creativi come Photoshop e Illustrator. Ma non è l’unico esempio. Nel settore delle risorse umane, spiccano aziende come Workday e RingCentral. Il cloud computing può essere un alleato anche per la digitalizzazione dei settori commerciali come nel caso di Shopify, società che cura a 360 gradi il processo di digitalizzazione del mercato.

2. Streaming e gaming trainano la digitalizzazione dell’intrattenimento.

Durante il lockdown le abitudini degli spettatori sono cambiate e la crescita dell’intrattenimento online ne è la riprova. Nel primo semestre del 2020, Netflix ha acquisito più di 26 milioni di nuovi abbonati, portando il totale globale a oltre 193 milioni. Nel 2019, inoltre, la società ha speso più di 15 miliardi di dollari per i contenuti: un tasso di crescita previsto superiore al 10% della spesa nel 2020 (verosimilmente rimandato a causa del COVID-19) indica che la società può migliorare il proprio vantaggio rispetto a molti concorrenti tradizionali e del settore dello streaming in termini di contenuti originali. Anche il gaming online ha registrato un’accelerazione durante i lockdown. Ad aprile, Twitch, la piattaforma di live streaming per i giochi online di Amazon, ha messo a segno una crescita del 100% su base annua in ore di visualizzazione, raggiungendo quota 1,65 miliardi. Twitch ha inoltre raggiunto un numero record di spettatori in contemporanea (4,3 milioni). Queste ottime performance sono state condivise con altre piattaforme di gioco. La cinese Tencent, la più grande società di gaming del mondo per ricavi, ha raggiunto livelli record di spesa giornaliera e di utenti attivi giornalieri (DAU) per i suoi giochi Honor of Kings e Peacekeeper Elite (un totale di circa 200 milioni di DAU) durante il Capodanno cinese. A marzo, Nintendo ha registrato vendite record di console Switch, mentre Steam ha raggiunto un primato nel numero di giocatori attivi nello stesso momento (24 milioni).

3. Il distanziamento sociale accelera l’adozione di nuove tecnologie nei settori dei servizi.

Un esempio è la catena Domino’s Pizza, che ormai gestisce il 65% degli ordini attraverso il digitale. L’azienda era stata tra i primi ad adottare tecnologie di digitalizzazione quali l’ordinazione basata su app, il monitoraggio online, i profili utente e l’ordinazione vocale. Realtà tradizionali del settore del fast food come McDonald stanno passando a un modello di consegna a domicilio oltre ai tradizionali servizi di ristorazione e drive-through. Analogamente, nel settore degli alimentari, che solo negli Stati Uniti vale circa 700 miliardi di dollari all’anno, le aziende tecnologiche e di e-commerce stanno modificando il panorama attraverso offerte innovative di prodotti e servizi. Con l’acquisto di Whole Foods da parte di Amazon nel 2017 e la successiva espansione della fornitura di generi alimentari al suo enorme parco clienti di oltre 110 milioni di membri Prime negli Stati Uniti, il gigante dell’e-commerce godeva di una posizione ottimale per fronteggiare l’aumento della domanda online di generi alimentari causata dalla pandemia. Le vendite online di generi alimentari di Amazon nel secondo trimestre del 2020 risultavano triplicate su base annua.

4. Anche i settori a bassa tecnologia stanno incrementando l’uso delle nuove tecnologie.

Un buon esempio dell’espansione della tecnologia in un settore tradizionalmente a bassa tecnologia è quello della gestione dei rifiuti. Il software di ottimizzazione dei percorsi, i carrelli automatizzati e la robotica vengono sempre più utilizzati per ottenere una maggiore efficienza operativa e di capitale. Il settore dei rifiuti era storicamente a bassissima tecnologia: tutto ciò che occorreva era un conducente e un camion. In genere si utilizzano mappe cartacee sui cui venivano tracciati i percorsi. Tuttavia, negli ultimi anni, la tecnologia ha portato a cambiamenti significativi nei modelli operativi delle aziende, riducendo i costi e aumentando i punti di contatto con i clienti, nonché mantenendo e acquisendo entrate incrementali.

5. Cresce l’automazione delle fabbriche e delle filiere.

A causa dell’aumento del costo del lavoro e per le tensioni commerciali tra stati, molte multinazionali stanno valutando di concentrare e diversificare la propria filiera produttiva. Per questo motivo, l’automazione guadagnerà ulteriore slancio man mano che le società costruiranno nuove fabbriche e aggiorneranno quelle esistenti. Società giapponesi del settore dell’automazione, come Keyence ed SMC, potrebbero essere i principali beneficiari di questa tendenza, poiché entrambe vantano una presenza globale, solide posizioni nel settore e ampia disponibilità di liquidità nei propri bilanci per superare meglio una recessione prolungata. Inoltre, Keyence, prevede diverse offerte di prodotti, dai sensori alla visione artificiale e alla stampa 3D, che possono agevolare l’automazione in numerosi settori diversi. La presenza globale di SMC potrebbe rappresentare un vantaggio in quanto i suoi clienti cercano di costruire nuove fabbriche per diversificare le proprie filiere.