La tecnologia esclusiva di Clariter per il riciclo della plastica raggiunge un’impronta di carbonio netta negativa

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Clariter, azienda internazionale operante nell’ambito delle tecnologie green, ha annunciato che la sua esclusiva soluzione per il riciclo della plastica ha ottenuto un’impronta di carbonio netta negativa secondo i risultati di un nuovo studio: pertanto non aggiunge, ma è in grado di assorbire le emissioni di anidride carbonica del pianeta.

I risultati derivano da un’analisi iniziale indipendente del ciclo di vita (LCA) effettuata da CE Delft, rinomata società di ricerca e consulenza. L’analisi LCA ha determinato che l’impronta di carbonio di Clariter è inferiore a zero, il che indica un vantaggio netto per l’ambiente, con la soluzione che riduce efficacemente le emissioni di anidride carbonica.

Lo scopo dello studio era quello di permettere ai clienti e ad altre parti interessate di capire meglio l’offerta di sostenibilità di Clariter e di informarli ulteriormente sulle attività di progettazione ingegneristica.

A differenza della maggior parte delle aziende del settore, impegnate nel riciclo meccanico dei rifiuti di plastica, Clariter utilizza un processo chimico. Di conseguenza, l’innovativa tecnologia trasforma i rifiuti di plastica indesiderati in prodotti industriali puri di alto valore e pronti all’uso, fornendo così una soluzione all’avanguardia al problema dell’eccesso dei rifiuti di plastica.

Clariter integra il riciclo meccanico con l’upcycling dei flussi di rifiuti di plastica che non possono essere trattati meccanicamente. Il processo chimico in 3 fasi brevettato dall’azienda consente infatti di trasformare i rifiuti di plastica in prodotti chimici puri, inodori e privi di zolfo: solventi alifatici, oli minerali bianchi e cere paraffiniche bianchissime. Questi prodotti vengono successivamente utilizzati come ingredienti per più di 1000 prodotti finali e di consumo.

Il piano a breve termine di Clariter prevede la costruzione e la gestione di impianti full-scale, ognuno dei quali riciclerà 60.000 tonnellate di rifiuti di plastica e produrrà 50.000 tonnellate di prodotti puliti ogni anno. Lo studio LCA ha anche evidenziato che il processo di Clariter offre vantaggi significativi per il trattamento dei rifiuti di plastica che non possono essere riciclati meccanicamente.

Geert Bergsma, Supply Chain Analysis Manager di CE Delft, ha affermato: “CE Delft ha eseguito un’analisi del ciclo di vita di tipo cradle-to-gate per Clariter. I risultati indicano che la sua soluzione appare più interessante rispetto ai metodi di smaltimento alternativi e non meccanici di riciclo delle poliolefine e che è persino facilmente raggiungibile un’impronta di CO₂ negativa ancora maggiore. Se verranno utilizzate fonti di energia completamente rinnovabili, questa affermazione troverà ancora più riscontro.”

Confrontando il riciclo dei rifiuti di plastica (poliolefine) di Clariter con altri metodi di trattamento per le poliolefine si ottiene un risultato che include sia l’impatto dei processi di produzione che i vantaggi ambientali derivanti dall’evitare l’uso di energia o prodotti convenzionali. I risultati dell’analisi LCA lo dimostrano:

  1. L’impronta di carbonio di Clariter è negativa (sotto lo zero), il che indica un vantaggio ambientale netto. Rispetto ad altri, Clariter non inquina né sfrutta risorse, ma piuttosto pulisce il pianeta.
  2. L’impatto e i vantaggi della soluzione di Clariter superano quelli del processo di pirolisi, che genera prodotti intermedi, ad esempio energia, carburante o nuove materie plastiche. Il processo di pirolisi prolunga la vita delle materie plastiche, mentre Clariter la termina definitivamente.
  3. Gli impianti full-scale di Clariter dovrebbero mostrare una produzione di energia più efficace di quella garantita dall’incenerimento dei rifiuti solidi urbani (MSWI, Municipal Solid Waste Incineration). Si prevede inoltre una maggiore competitività rispetto ai processi di pirolisi più efficienti, poiché la soluzione di Clariter ha un’impronta di carbonio inferiore.

Petra Koselka, COO di Clariter, ha affermato: “Poter dimostrare un’impronta di carbonio netta negativa ci pone in una posizione di forza unica. Con l’ulteriore ottimizzazione dei nostri impianti e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile e, possibilmente, di idrogeno verde in futuro, ci aspettiamo che il processo di Clariter raggiunga un’impronta di carbonio ancora migliore. La fornitura di tali prodotti verdi ai nostri clienti e la proposta di “una nuova piattaforma” per il settore costituiscono l’epicentro della nostra attività. Il risultato non è solo un passo importante per noi, ma per l’intero settore del riciclo chimico.”