Eurozona, la debole crescita della produzione industriale è causata in parte dalla carenza di semiconduttori
L’aumento della produzione industriale dell’Eurozona a marzo – pari un modesto 0,1% – è stato in parte influenzato da alcune carenze nella catena di approvvigionamento globale, in particolare per quanto riguarda i semiconduttori. Nel dettaglio, all’interno del settore si registrano importanti divergenze. Guardando ai lati positivi, il segmento chimico e farmaceutico (+5%) ma anche i computer (+18%) hanno livelli di produzione ben al di sopra di quelli registrati l’anno scorso. Ma altri settori – incluso il tessile (-10%) – sono rimasti più indietro. È importante notare che l’industria dei trasporti e delle automobili (che fa registrare una flessione superiore al 16%) sta soffrendo, anzitutto a causa della carenza globale di semiconduttori. Le differenze sono notevoli non solo all’interno dei settori, ma anche tra i diversi Paesi. Per esempio, in Francia e Germania la produzione industriale è del 5% inferiore ai livelli di inizio 2020, mentre in Italia e in Spagna questo divario è molto meno pronunciato (in entrambi i Paesi il dato è intorno al 2%). I dati totali per l’Eurozona devono tenere presente il caso dell’Irlanda, che ha registrato una produzione del 34% superiore ai livelli pre-crisi, per ragioni connesse ai diritti sulla proprietà intellettuale. Nel complesso, questi dati dovrebbero migliorare – con le ultime rilevazioni che segnalano un momentum particolarmente positivo.