Federated Hermes: un database proprietario per determinare l’impatto delle società in portafoglio

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Il team Impact and Sustainable Investing della divisione internazionale di Federated Hermes ha lanciato il proprio Impact Database, un innovativo strumento proprietario per tracciare e determinare l’impatto positivo complessivo del fondo Federated Hermes Impact Opportunities e delle singole società in portafoglio.

Valutare l’impatto delle società in maniera dettagliata attraverso evidenze oggettive permette di ottenere due importanti obiettivi:

  • I gestori possono tracciare e rendicontare ogni singolo investimento e certificare l’impegno delle società in termini di impatto;
  • I clienti possono ottenere un’indicazione quantificabile di come i propri investimenti stiano contribuendo a raggiungere un impatto positivo, in linea con i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (Sdg).

Il team ha individuato 20 metriche di impatto raggruppate in 11 temi rilevanti: ogni tema contiene sia una metrica basata sulle operazioni relative all’attività di una specifica società sia una metrica basata sulle soluzioni relative ai risultati specifici che una società sta cercando di raggiungere.

Sulla base dell’Impact Database per il 2019, il capitale investito nel fondo Federated Hermes Impact Opportunities ha registrato complessivamente i seguenti ritorni in termini di impatto positivo ottenuto:

  • generati 33.400 MWH di energia pulita
  • riciclate 1.100 tonnellate di rifiuti, oltre ad altre 201 tonnellate in via di riciclo
  • evitate 3,6 milioni tonnellate di rifiuti alimentari
  • accesso a servizi finanziari per 4.700 persone
  • trattamento sanitario per 153.000 pazienti e miglioramento delle aspettative di vita per 7.000 persone
  • risparmiati 704.600 metri cubi di acqua.

Quando saranno disponibili i dati delle singole società, i risultati saranno aggiornati alla fine del 2020.

Ingrid Kukuljan, Head of Impact Investing and Sustainbale Investing per la divisione internazionale di Federated Hermes, ha commentato: “È fondamentale che tutte le società in cui investiamo generino un impatto positivo che può essere misurato sia quantitativamente sia qualitativamente. Dopo aver esaminato gli strumenti disponibili sul mercato per analizzare i dati in materia di impatto, abbiamo valutato che non vi fossero soluzioni con la profondità di comprensione e la granularità di cui avevamo bisogno. Ci siamo così dedicati allo sviluppo di un database proprietario che ha fornito risultati estremamente preziosi. Non solo per dimostrare in maniera chiara ai clienti l’impatto effettivo dei nostri investimenti, ma anche come quadro di riferimento per valutare le società oggetto di potenziale investimento”.

Due esempi di società in portafoglio: Itron e Xylem

Itron è un leader globale nella tecnologia legata all’efficienza energetica e realizza prodotti innovativi per ottimizzare la gestione dell’energia e delle risorse idriche. Rispetto a quelle tradizionali, una rete energetica che sfrutta l’Internet of Things (IoT) per combinare al meglio domanda e offerta e monitorare le inefficienze/interruzioni può ridurre il consumo di elettricità del 12%. Itron ha una posizione di leadership proprio in questo ambito, fornendo soluzioni hardwaree software fondamentali per la gestione intelligente e attiva della rete e garantendo un miglioramento dell’efficienza delle risorse. Le apparecchiature difettose sprecano circa il 5% dell’elettricità generata negli Stati Uniti. Nel 2019, le soluzioni di Itron hanno permesso di risparmiare 3,5 milioni di tonnellate di emissioni di CO2.

Xylem è una delle maggiori società al mondo nel settore delle tecnologie idriche e fornisce una serie completa di soluzioni per l’intero ciclo dell’acqua, dall’analisi delle infrastrutture idriche intelligenti al trattamento delle acque. Si stima che circa tre persone su dieci in tutto il mondo non abbiano attualmente accesso all’acqua potabile, mentre sei su dieci non hanno accesso a servizi igienico-sanitari gestiti in modo sicuro. E mentre la domanda di acqua dolce è in aumento a causa dell’incremento demografico, dell’espansione industriale e del maggiore sviluppo agricolo, la sua disponibilità sta diminuendo. Gli esperti hanno parlato di una possibile “crisi idrica” entro il 2040. Xylem ha creato il primo processo su larga scala al mondo basato su ultravioletti e cloro, utilizzato per trasformare le acque reflue in acqua potabile a Los Angeles. La società sta poi contribuendo alla costruzione di nuove infrastrutture idriche nei mercati emergenti attraverso partnership locali con università e organizzazioni non governative (Ong).