Lavori in corso per il dopo quota 100

-

Il tema pensioni è sempre più di attualità in vista delle prossima Legge di Bilancio.  Tra i numerosi profili di attenzione connotato di particolare delicatezza e urgenza assume la necessità di individuare  una o  più soluzioni di flessibilità in uscita che recepiscano il testimone di quota 100 che, salvo proroghe che al momento  non sembrano essere all’ordine del giorno, termina il proprio naturale periodo di sperimentazione il 31 dicembre di quest’anno.

Gli obiettivi sono molteplici, dall’evitare che si determini uno “scalone” di 5 anni dai 62 anni di quota 100 alla necessità di accedere alla sola pensione di vecchiaia con 67anni , al favorire il turnover generazionale nelle aziende per favorire un più elevato tasso di innovazione.

Il tutto mantenendo l’equilibrio dei conti pubblici e rispettando quelle che sono le raccomandazioni della Commissione e del Consiglio europeo per non inficiare la possibilità di accedere alle risorse finanziarie del NExt Generation Eu.

Tra le ipotesi di cui si discute vi sono per esempio quella di introdurre un canale di pensionamento anticipato con il limite anagrafico dei 64 anni  con almeno 20 anni di contributi e un ricalcolo contributivo  in maniera tale da uniformare ir lavoratori in regime retributivo e contributivo puro o un pensionamento anticipato di 63 anni e almeno 35 anni di contributi, insieme alla penalizzazione del 2-3% per ogni anno d’anticipo

Va ricordata ancora la proposta del Presidente dell’INPS Pasquale Tridico  secondo cui i lavoratori del sistema misto potrebbero andare in pensione anticipata percependo la sola quota di pensione contributiva al raggiungimento di almeno 63 anni di età, almeno 20 anni di contribuzione e un importo minimo di 1,2 volte l’assegno sociale. Quando si arriverà poi al requisito di vecchiaia al lavoratore verrebbe riconosciuta anche la quota retributiva della pensione.

Va ancora sottolineato come, in prospettiva di un pensionamento anticipato selettivo,  la Commissione di studio sui lavori gravosi ha terminato la prima parte del proprio lavoro e ha consegnato al Ministero del Lavoro il nuovo elenco dei lavori usuranti,   che verrà trasmesso anche alla Camere.

Alla luce del la nuova lista potrebbe essere stabilizzato e ampliato l’Ape sociale