La Commissione Europea valuta la governance economica dell’UE

-

Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, già nel discorso sullo stato dell’Unione aveva preannunciato l’intenzione di riprendere il dibattito pubblico sul futuro del quadro della governance economica dell’UE. La Commissione aveva precedentemente sospeso questo punto, avviato già nel febbraio 2020, a causa dei problemi più impellenti collegati alla situazione sanitaria.

Ora invece Valdis Dombrovskis, Vicepresidente esecutivo per “Un’economia al servizio delle persone”, ha dichiarato: “L’Europa naviga in acque meno agitate, dopo le turbolenze della pandemia” e anche Paolo Gentiloni, Commissario per l’Economia, ha dichiarato: “Dopo lo shock senza precedenti dello scorso anno, l’economia europea sta registrando una forte ripresa” ma ad un tempo propone di costruire “un quadro di bilancio trasparente ed efficace” che tenga conto dei livelli più elevati di debito che si sono creati. Insomma, il rilancio del dibattito pubblico sulla governance, voluto dalla Presidente von der Leyen, troverà terreno fertile, con ogni probabilità. Per questo la Commissione Europea ha aperto un confronto di due mesi durante il quale raccoglierà suggerimenti e idee, cui far seguire le proposte.

“Anche se oggi in termini più precisi si parla di dibattito sul futuro del Patto di Stabilità e di Crescita” ci conferma Emanuele Salamone, esperto di advocacy internazionale “il tema è comunque quello: in che modo sia possibile migliorare il quadro per garantire finanze pubbliche sostenibili in tutti gli Stati membri e contribuire a eliminare gli squilibri macroeconomici esistenti ed evitare che ne sorgano di nuovi. A questo tema di fondo si accompagna anche quello altrettanto importante di riuscire a garantire politiche di bilancio responsabili che salvaguardino la sostenibilità a lungo termine, consentendo nel contempo la stabilizzazione macroeconomica a breve termine. Non sono argomenti da poco.”

Infatti si parla di Green Deal, di sfide economiche, sociali e ambientali di oggi e di domani, come la doppia transizione, preservando nel contempo le salvaguardie contro i rischi per la sostenibilità del debito.

“L’esito del dibattito è incerto” prosegue Emanuele Salamone “anche se la Commissione Europea stessa dichiara che dietro alle prevedibili schermaglie tra i Paesi membri appare emergere un consenso sull’urgenza di rivedere l’applicazione delle regole di bilancio alla luce delle nuove gigantesche necessità di investimento nella zona euro”.

Alla domanda “Quali sono i temi chiave che affronterà il dibattito pubblico?” Emanuele Salamone risponde: “Qui entriamo negli aspetti più delicati della mia professione, non vorrei usare troppi tecnicismi. Comunque sono undici le questioni chiave per il dibattito pubblico, come emerge dal sondaggio online appena aggiornato dalla Commissione. Facendo il punto sulle vulnerabilità preesistenti e sulle nuove sfide evidenziate dalla crisi, i temi del dibattito pubblico sono stati integrati da due ulteriori domande tese a creare una migliore fiducia reciproca e interazione tra le dimensioni economica, occupazionale e fiscale. Inoltre, considerando come la crisi COVID-19 ha ridisegnato le nostre economie, giustamente la Commissione si chiede se non ci siano altre sfide che il quadro di governance economica dovrebbe considerare oltre a quelle identificate finora.”

La Commissione attende con interesse, su questi e altri punti, un dibattito inclusivo con il Parlamento europeo, il Consiglio, il Comitato economico e sociale europeo, il Comitato delle regioni, la Banca centrale europea, le banche centrali nazionali, i governi e i parlamenti nazionali, nonché un’ampia gamma di parti interessate, comprese le parti sociali, il mondo accademico, le istituzioni fiscali indipendenti e i comitati nazionali per la produttività. La Commissione fornirà orientamenti su possibili modifiche al quadro di governance economica con l’obiettivo di raggiungere un ampio consenso sulla via da seguire in tempo utile per il 2023.