Il momento giusto per investire nel mercato monetario e in quello delle obbligazioni a breve termine

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Con i rendimenti in negativo e le regolamentazioni sempre più severe applicate al mercato monetario e ai fondi equivalenti al contante, i gestori di liquidità stanno cercando di ottimizzare i loro profili di rischio/rendimento fino all’ultimo punto percentuale.

Le condizioni sono senza precedenti: il tasso di deposito della BCE è ora in negativo, nell’ordine del -0,5%, mentre l’Ester (il tasso interbancario overnight dell’eurozona che sostituisce l’Eonia) era a -0,58% al 30 settembre. La curva dei rendimenti mostra anche un incremento molto limitato, il che significa che gli investitori istituzionali e i dipartimenti di tesoreria aziendale che devono investire la loro liquidità in prodotti indicizzati al mercato monetario possono presto trovare i loro costi in aumento. (i titoli sovrani decennali con il miglior rating sono anche scambiati sotto lo 0%).

Le circostanze sono quindi particolarmente complesse per i cash manager: le banche che offrono ai loro clienti prodotti di bilancio (come i conti deposito a tempo o i libretti di risparmio) non sono più in grado di offrire rendimenti attraenti, mentre le aziende hanno ingenti riserve di liquidità che hanno accumulato in risposta agli effetti della crisi del Covid-19, approfittando delle condizioni finanziarie favorevoli. Considerato questo ambiente poco attraente, molti investitori istituzionali e dipartimenti di tesoreria aziendale si chiedono dove depositare la loro liquidità in modo che rimanga disponibile e allo stesso tempo generi un surplus di rendimento senza un’eccessiva assunzione di rischi.

Fondi del mercato monetario che cercano di ottenere l’etichetta ISR

I gestori di fondi del mercato monetario sono anche preoccupati dai cambiamenti della normativa europea in materia di finanza responsabile. La SFDR (Sustainable Finance Disclosure Regulation), entrata in vigore nel marzo 2021, impone loro di essere più trasparenti, rispettando ulteriori requisiti di reporting. Inoltre, i gestori di fondi che desiderano ottenere l’etichetta ISR possono scegliere di ridurre del 20% il loro investimento, per escludere gli emittenti con le valutazioni ESG (Environmental, Social, Governance) più basse, anche se potrebbero offrire rendimenti interessanti a breve termine (a lungo termine, tali società saranno più esposte a potenziali controversie).

Mercato monetario e investimenti obbligazionari a breve termine: maggiore concorrenza

Nonostante le regolamentazioni più severe, gli investimenti del mercato monetario rimangono più importanti che mai per gli investitori istituzionali e i dipartimenti di tesoreria aziendale, dato che hanno bisogno di mantenere i loro portafogli di investimento liquidi e non sono in grado di aumentare la loro esposizione a classi di attività che presentano un rischio eccessivo (azioni in particolare).

Con i tassi d’interesse stabilmente in negativo per il prossimo futuro, è ormai la norma per gli investitori adottare un approccio ultra-selettivo ai loro investimenti nel mercato monetario e nelle obbligazioni a breve termine. Gli investitori devono ora passare da un investimento all’altro per estrarre il minimo punto percentuale, facendo attenzione a gestire il rischio.

Questo sta portando ad una concorrenza più accesa tra le società di gestione patrimoniale che offrono questo tipo di prodotti. Gli investitori, ovviamente, presteranno particolare attenzione alla performance e cercheranno i gestori di fondi del mercato monetario che si classificano nel decile superiore, ma il rendimento non è l’unico criterio di selezione. Coloro che desiderano fare investimenti stabili (con un orizzonte di diversi mesi o trimestri) sono chiaramente alla ricerca di rendimenti costanti. Quindi la qualità della performance fornita – il marchio di un processo di investimento solido – è ciò che farà la differenza per l’investitore di fronte