In aumento il patrimonio delle Casse di previdenza
Il sistema delle Casse di previdenza dei liberi professionisti ha in atto un percorso di modernizzazione che deve proseguire oltre che in modo autonomo, con il supporto e lo stimolo delle Autorità di controllo.
Lo sottolinea la Covip nella propria Relazione annuale che evidenzia come la disciplina della regolamentazione sugli investimenti di tali enti previdenziali è ancora un vuoto da colmare. Una chiara cornice di riferimento, unitamente a sufficienti margini di flessibilità che consenta loro di calibrare le scelte nel rispetto delle proprie specificità, sono elementi che dovrebbero convincere dell’utilità e dell’importanza del passo da fare, prosegue la Autorità di Vigilanza.
Andando alle evidenze statistiche , alla fine del 2020, le attività complessivamente detenute dalle Casse di previdenza ammontano, a valori di mercato, a 100,7 miliardi di euro, in aumento di 4,7 miliardi rispetto all’anno precedente (5%). Dal 2011 al 2020 tali attività sono cresciute complessivamente di 45 miliardi di euro, pari all’80,8%.
A fronte di una sostenuta dinamica di crescita nell’aggregato, permangono differenze, anche ampie, nelle attività detenute dalle singole casse: circa il 74% dell’attivo è di pertinenza dei 5 enti di dimensioni maggiori, i primi 3 raggruppano circa il 55% del totale. Tenendo conto anche delle componenti obbligazionaria e azionaria sottostanti gli OICVM detenuti, la quota più rilevante delle attività è costituita da titoli di debito, pari a 36,4 miliardi di euro (corrispondenti al 36,2% del totale).
La composizione delle attività detenute continua a caratterizzarsi per la cospicua presenza di investimenti immobiliari, che nel complesso (cespiti di proprietà, fondi immobiliari e partecipazioni in società immobiliari controllate) si attestano a 19,6 miliardi di euro (19,4% del totale). Nel quinquennio 2016-2020 l’incidenza di tale componente è comunque diminuita di 4,4 punti percentuali. Va peraltro osservato che in 6 casi la componente immobiliare supera il 30% delle attività e in uno di questi l’incidenza è ancora superiore al 50%.
Gli investimenti nell’economia italiana (titoli emessi da soggetti residenti in Italia e immobili) ammontano a 34,9 miliardi di euro, pari al 34,6% delle attività totali.