La Cina rafforza le regole sui green bond per adeguarle alle normative globali

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La Cina sta sensibilmente aumentando l’importanza delle emissioni di green bond in quello che rappresenta il secondo mercato mondiale: per questo ha deciso in questi giorni di compiere un passo importante verso l’adozione di standard globali, con maggior attenzione anche al contrasto al “greenwashing”.

A partire da questo mese, la borsa di Shanghai, la principale borsa cinese, richiede che il 100% dei proventi delle emissioni di green bond sia investito in progetti verdi come l’energia pulita – rispetto ad almeno il 70% in precedenza – secondo un avviso pubblicato da Reuters.

In effetti la China Securities Regulatory Commission (CSRC) ha incaricato sia le borse di Shanghai sia quella di Shenzhen di rivedere le regole per allineare le emissioni di tali obbligazioni ai China Green Bond Principles appena pubblicati.

Sean Kidney, CEO di Climate Bonds Initiative (CBI), l’ente no-profit con sede a Londra che promuove gli investimenti nell’economia a basse emissioni di carbonio, ha affermato che i cambiamenti renderanno la Cina un leader nella regolamentazione globale dei green bond. “Molte autorità di regolamentazione dei valori mobiliari stabiliscono linee guida volontarie sui green bond” ha dichiarato “ma per quanto ne so, la Cina sarebbe la prima a renderlo obbligatorio”.