Operativa la partnership tra abrdn Charitable Foundation e UNESCO

-

La abrdn Charitable Foundation (aCF) e UNESCO hanno presentato i piani per il primo anno della loro partnership triennale. A seguito di un articolato processo di selezione tra 25 proposte, per il primo anno di attività sono stati individuati cinque progetti:

  • La Riserva della Biosfera MaB Unesco Isole di Toscana, nel Mar Tirreno, comprende sette isole principali (Gorgona, Capraia, Elba, Pianosa, Montecristo, Giglio, Giannutri) e alcuni isolotti. La riserva comprende un’ampia gamma di diversità geologica, geomorfologica e biologica e sarà la base per un progetto che esplora l’uso sostenibile dell’acqua e degli ecosistemi insulari, in particolare attraverso tecniche di telerilevamento.
  • La Riserva della biosfera transfrontaliera di Ohrid-Prespa, patrimonio dell’umanità in Albania/Macedonia settentrionale, è un’area unica, situata intorno al lago di Ohrid, che offre rifugio a numerose specie di flora e fauna d’acqua dolce. Questo progetto promuoverà metodi innovativi di mappatura degli ecosistemi legati all’acqua.
  • La Riserva della biosfera della catena montuosa di Asterousia, a Creta, ospita il 50% di tutte le specie animali e vegetali registrate sull’isola greca e sarà al centro di un nuovo progetto di ricerca per generare modelli validi sui rifiuti marini attraverso un’attività di ricerca partecipativa che coinvolge la comunità locale.
  • La Riserva della Biosfera di Kozjansko e Obsotelje è una delle più importanti aree di conservazione della natura in Slovenia in termini di diversità biotica e ospiterà un progetto di ricerca per monitorare la biodiversità delle praterie secche e lavorare alla creazione di una banca genetica dei semi.
  • La Riserva della Biosfera di Brighton e Lewes Downs, nel Regno Unito, è costituita da tre ambienti distinti ma interconnessi: urbano, rurale, costiero e marino, e sarà la base di un progetto che promuove i sistemi di drenaggio sostenibile (SuDS) come strumento chiave per la gestione delle acque sotterranee nelle aree urbane.

Ciascuno dei progetti pone l’accento sull’educazione, in alcuni casi collaborando con le scuole all’interno dei siti per promuovere l’apprendimento dello sviluppo sostenibile. I progetti promuoveranno anche l’importanza di soluzioni innovative “verdi” e “blu” per lo sviluppo sostenibile, la mitigazione dei cambiamenti climatici e l’adattamento, coinvolgendo le principali parti interessate, come le attività locali, le ONG e i giovani.

Il processo di selezione ha identificato i progetti più adatti a promuovere ricerche sull’impatto di determinati paesaggi territoriali e marini e con una varietà di temi ambientali. In particolare, l’obiettivo è promuovere la ricerca relativa ai programmi scientifici intergovernativi dell’UNESCO: biodiversità, soluzioni basate sulla natura, servizi ecosistemici, acqua, oceano e clima, contribuendo anche agli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdg) delle Nazioni Unite #6 (acqua), #13 (clima), #14 (oceano) e #15 (terra).

Ana Luiza Thompson Flores, responsabile dell’Ufficio Regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa, ha dichiarato: “Sono lieta di assistere oggi all’avvio di questo innovativo partenariato pubblico-privato attuato nei siti designati dall’UNESCO. Sono certa che i fantastici progetti relativi alla biodiversità, all’acqua e all’oceano di cui abbiamo sentito parlare oggi avranno un grande impatto sulla sostenibilità di questi siti, che consideriamo dei piloti per l’attuazione degli Sdg”.

Amanda Young, Chief Sustainability Officer di abrdn, ha aggiunto: “Siamo entusiasti di sostenere progetti così importanti, tutti volti a promuovere un mondo più sostenibile e neutrale dal punto di vista climatico. È importante collegare la ricerca svolta in ogni sito a temi allineati agli Sdg delle Nazioni Unite. Questo approccio multilaterale sarà fondamentale per garantire uno sviluppo equo e la sostenibilità ambientale, temi messi in evidenza dall’impatto vertiginoso del cambiamento climatico”.

Il processo di selezione dei siti ha incluso una valutazione da parte dell’Ufficio regionale dell’UNESCO per la scienza e la cultura in Europa, nonché valutazioni condotte da specialisti dell’UNESCO in materia di scienza, educazione, cultura e alfabetizzazione oceanica. Le candidature selezionate sono state poi esaminate dal Comitato consultivo del progetto, composto dall’UNESCO e da aCF.