Apre oggi la 18° edizione del Forum del Private Banking

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FIDUCIA, INNOVAZIONE, PROTEZIONE: IL VALORE DELLA CONSULENZA PRIVATE

AIPB, Associazione Italiana Private Banking, apre oggi i lavori della 18° edizione del Forum del Private Banking “Fiducia, Innovazione e Protezione. Il valore della consulenza Private”, l’appuntamento annuale che riunisce Istituzioni, operatori di settore e stakeholder per un approfondimento sulle nuove sfide del settore.

Fiducia, innovazione e protezione sono gli elementi fondanti del Private Banking, un modello di servizio basato sulla gestione professionale del patrimonio delle famiglie. Questi i punti trattati durante la conferenza stampa di presentazione:

  • La fiducia che le famiglie ripongono nell’industria Private, l’innovazione nel modello di servizio e nelle soluzioni di investimento per la protezione del patrimonio rappresentano gli elementi fondanti del successo del Private Banking
  • Dal 2007 le masse riconducibili alle famiglie servite dal Private Banking hanno registrato una crescita significativa (CAGR +6,6%), superiore alla crescita della ricchezza italiana che si è fermata all’1,4%
  • Nel primo semestre 2022, il Private Banking ha raccolto 42 miliardi di euro (pari al 4,1% degli asset totali vs -0,2% degli operatori retail)
  • Si stima che le masse in gestione si attesteranno a € 949 miliardi a fine 2022 e supereranno i mille miliardi nel 2024, grazie a una crescita media annua attesa per il biennio del 6,8% (vs +2,7% degli operatori retail)
  • Le sfide per il futuro: rendere il settore attrattivo per le giovani generazioni di professionisti; trasferire la fiducia guadagnata alle future generazioni di clienti; investire nella tecnologia e nell’uso dei dati per far evolvere e innovare il modello di servizio; ampliare gli ambiti di protezione del patrimonio dal risparmio finanziario alla persona e alla famiglia.

Con una simpatica considerazione “Questo è il 18° Forum del Private Banking, siamo diventati maggiorenni” apre il suo intervento Antonella Massari (nella foto) Segretario Generale e Direttore di AIPB, responsabile dei rapporti con i Soci, del Marketing Associativo e delle relazioni con stampa e Istituzioni.

AIPB è l’Associazione che riunisce i principali operatori nazionali e internazionali del Private Banking, Università, Centri di ricerca, Società di servizi, Associazioni di settore, Studi legali e professionali. Nata nel 2004, AIPB è un network interdisciplinare che condivide le proprie competenze distintive per la creazione, lo sviluppo e l’allargamento della cultura del Private Banking che si rivolge a famiglie e individui con patrimoni significativi ed esigenze complesse di investimento. Gli operatori del Private Banking mettono a disposizione di questa clientela competenze qualificate, un’ampia gamma di servizi personalizzati in base alle specifiche esigenze di ogni singolo cliente e strutture organizzative dedicate. Perseguendo qualità ed eccellenza, scopo di AIPB è promuovere e valorizzare, attraverso costanti attività istituzionali, culturali e formative il servizio di Private Banking in termini di competenza, trasparenza ed efficacia nei confronti dei bisogni e delle necessità di individui e famiglie.

Andrea Ragaini

La parola passa subito al Presidente di AIPB, Andrea Ragaini (nella foto): “Anche in un anno straordinariamente complesso come il 2022, il Private Banking ha saputo proseguire nel suo virtuoso percorso di crescita. L’ulteriore sviluppo dell’Industria continuerà a fondarsi sulla centralità della consulenza e del Private Banker e sugli elementi chiave che ne hanno determinato il successo: fiducia, innovazione e protezione. Guardiamo al futuro consapevoli della solidità del nostro modello di business e della capacità del Private Banking di rispondere alle nuove sfide che ci attendono in un mondo in profonda evoluzione economica, culturale e sociale. Dovremo continuare a lavorare con impegno per preservare la fiducia guadagnata nel tempo, trasferendola alle future generazioni di clienti e proseguire nel percorso di innovazione di servizio e di prodotto, sviluppando anche nuove soluzioni per rispondere al bisogno di protezione sempre più presente nei nostri clienti. Sono certo che l’industria saprà vincere queste sfide e continuare a crescere con il senso di responsabilità che da sempre caratterizza un settore che ha come scopo quello di preservare una risorsa strategica per il Paese come il Risparmio delle famiglie”.
E aggiunge: “Il private banking è un industria che sta crescendo ed evolvendo: cresce pur in un contesto italiano che è invece è andato indietro.”

Il modello di servizio è basato sulla consulenza e sulla centralità del private banker. Tre le parole chiave: fiducia, innovazione, protezione: non è solo il mondo dell’industria del private banking a pensarlo, è il cliente stesso che lo afferma, come risulta dalle ricerche. Perché la fiducia si consolida nei momenti di difficoltà.

 

Andamento dell’Industria del Private Banking e le future sfide

Dal 2007, anno in cui il Private Banking ha cominciato a misurarsi, il settore ha registrato una crescita costante (CAGR consolidato a giugno 2022 +6,6%), superiore a quello della ricchezza italiana (+ 1,4%) e del PIL (- 0,3%). Una crescita che evidenzia la capacità dell’Industria di affrontare e superare con successo le fasi critiche legate ai cicli economici e alle fasi alterne dei mercati. In un anno complesso come il 2022, l’Industria ha comunque segnato risultati positivi evidenziando, nel primo semestre, una nuova raccolta del 4,1% degli AUM, dato che si confronta con la variazione del -0,2% degli operatori retail. Gli operatori Private sono convinti che, nonostante un peggioramento atteso per l’economia italiana, il settore del Private Banking potrà registrare nei prossimi 12-18 mesi un miglioramento delle sue prospettive.

In questo quadro, a partire dalle previsioni sullo scenario economico finanziario, si stima che gli asset in gestione del Private Banking a fine 2022 si attesteranno a € 949 miliardi e supereranno i mille miliardi entro il 2024, raggiungendo € 1.084 miliardi grazie a una crescita media annua del 6,8% (vs +2,7% degli operatori retail).

Ma particolare importanza assume l’obiettivo di rendere il settore attrattivo per le giovani generazioni da affiancare ai professionisti con esperienza. La rilevazione effettuata ogni biennio sulla composizione per età dei banker mostra una riduzione dei professionisti tra i 30 e i 40 anni dal 21% del 2012 al 13% del 2020 e contemporaneamente una salita del peso della fascia tra i 50 e 60 dal 27% al 41%. “Noi abbiamo bisogno di giovani per capire come pensano le giovani generazioni” chiarisce Andrea Ragaini.

Inoltre il 61% degli associati segnala le necessità di trasferire la fiducia guadagnata alle future generazioni di clientela, che impiegheranno la propria ricchezza in modo sostanzialmente differente rispetto alle generazioni precedenti. Infine emergono il concetto di tecnologia come motore di innovazione e di tutela del patrimonio nel tempo.

Il cambiamento si basa sulla formazione

L’interesse dei clienti “private” è più alto per gli argomenti finanziari, hanno più attitudine a rischiare rispetto alle altre persone. “Siamo orgogliosi di pensare che sia stata l’azione di incontri di private banking da noi organizzati a creare questa formazione” aggiunge Andrea Ragaini “Se il sentiment dei clienti, l’aspetto più importante per loro, è non perdere capitale, è nostro compito aiutarlo a guardare oltre il breve periodo”.

Si parla di “Data enrichment“: grazie alla tecnologia si potrà continuare  migliorare i servizi. La tecnologia sarà un acceleratore per una customer experience di alto profilo. Le preoccupazioni dei clienti nel 2022: inflazioni, guerra e salute. Ma, con una simpatica battuta, Andrea Ragaini completa il concetto: “Come diceva mia mamma le prove non finiscono mai”.

Sito web: www.aipb.it