Meta non è il Metaverso

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L’ETC Group Global Metaverse UCITS (Ticker: METR), primo ETF sul Metaverso quotato in Europa grazie al supporto di HANetf – piattaforma white label di ETF UCITS, è stato di recente ribilanciato. Tra le società rimosse dall’indice figura la ben nota Twitter, in seguito al suo delisting dalla Borsa di New York dopo l’acquisizione da parte di Elon Musk. Al suo posto sono state inserite alcune interessanti società, come Etsy, un mercato digitale molto popolare negli Stati Uniti dove gli artisti possono vendere arte e prodotti artigianali direttamente ai consumatori.

In tale occasione, Tom Rogers, Head of Research di ETC Group, ha messo in evidenza come il settore del Metaverso, che abbraccia diversi sottosettori, continua ad avere un forte potenziale di crescita con stime che vedono l’intero comparto valere 13 triliardi di dollari entro il 2030. Qui di seguito puoi leggere il commento per intero:

“Il Metaverso come tema d’investimento non si basa sull’andamento di un singolo titolo, ma coinvolge più aree del settore tecnologico, la cui evoluzione richiede lo sviluppo di un’ampia gamma di fattori. Quando l’anno scorso Facebook ha cambiato il suo nome in Meta (Meta Platforms Inc.), alcuni hanno interpretato questa mossa come una dichiarazione d’intendi di dominare il settore, o addirittura di assumere la proprietà del Metaverso. Anche se qualche dubbio in merito è poi emerso, quando nel corso dell’anno il titolo di Meta ha perso il 67,54%, e il suo “Horizon Worlds’ VR ” ha dato performance deludenti. Non dobbiamo quindi considerare il Metaverso come un trend d’investimento già tramontato: Meta è una singola azienda non il Metaverso, la cui tecnologia comporta lo sviluppo di un’ampia gamma di settori, dallo smart manufacturing al gaming, dalla VR alla realtà aumentata, dal 5G ai pagamenti basati su blockchain fino all’identità digitale e altro ancora.

Pertanto, investire in una singola società non solo espone l’investitore a un rischio di concentramento, ma vuol dire anche non accedere all’intero comparto in tutte le sue componenti. Per queste ragioni, approcciare il tema attraverso un ETF tematico diversificato consente agli investitori di esporsi a quelle aziende e settori che traggono i maggiori profitti dall’espansione del Metaverso. Laddove Meta, la società madre di Facebook, ha finora fallito, saranno altri giganti della tecnologia, dello sport, delle infrastrutture e del gaming che prenderanno il sopravvento.”