Quali i trend di crescita per i titoli azionari europei?

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Il 2023 è iniziato in modo positivo in seguito alla diffusione di una serie di dati sull’inflazione più favorevoli, che ha portato i mercati azionari a recuperare parte delle perdite del 2022. Nel 2022 ci sono state due storie importanti. La prima è quella del corso azionario, quando i tassi di interesse sono bassi il valore degli utili di lungo termine delle società aumenta e questo ha fatto sì che i titoli value sovraperformassero i growth negli anni post-Covid caratterizzati da una bassa crescita e una politica monetaria molto espansiva. Il 2022 si è rivelato un punto di svolta per i mercati finanziari. Abbiamo assistito ad una nuova era caratterizzata dall’aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse. L’Europa ha attraversato un anno difficile con la guerra in Ucraina e una grave crisi energetica. I mercati sembrano destinati a diventare più sfidanti in previsione di una recessione nel 2023.

Il secondo fattore sono i fondamentali: noi guardiamo solo ad aziende di qualità, che hanno il potere di imporre i prezzi in un contesto inflazionistico. Per questo guardiamo alle società che hanno la capacità di determinare i prezzi che ritroviamo nel settore del lusso, della cosmetica, ma anche le società che sono in grado di fare innovazione hanno il potere di esercitare un pricing attivo, come le società farmaceutiche grazie a prodotti innovativi.

Un esempio è la società farmaceutica danese Novo Nordisk. In un anno in cui la maggior parte dei titoli ha sofferto, il prezzo delle azioni di Novo Nordisk è salito di oltre il 20% grazie soprattutto al prodotto anti-obesità Wegovy, lanciato di recente e che sta riscuotendo un forte successo. L’obesità è uno dei maggiori e crescenti oneri per i sistemi sanitari di tutto il mondo, il che rende la sua lotta una priorità per molti. L’implementazione costante di questo prodotto altamente efficace conferisce visibilità alla crescita di Novo Nordisk, nonostante l’incerto contesto macroeconomico. Per il 2023 la società prevede una crescita dei ricavi del 16% grazie ai prodotti antiobesità.

Per il 2023, ma anche per i prossimi 10 anni, abbiamo individuato tre tendenze di lungo termine: l’invecchiamento della popolazione, la digitalizzazione e la spinta verso le energie rinnovabili.

Per quanto riguarda la digitalizzazione, la pandemia ha agito da acceleratore per questo trend, in quanto le aziende in tutto il mondo hanno dovuto investire nella digitalizzazione dei loro asset. E questo naturalmente comporta investire nei chip, ambito nel quale troviamo aziende come ASLM, società dei Paesi Bassi leader mondiale nella produzione di chip. ASML prevede una crescita delle vendite del 25% nel 2023, nonostante la contrazione del ciclo dei semiconduttori. Le prospettive di crescita sono basate sull’aspettativa di una domanda continua ed elevata, data la natura strategica degli investimenti dei clienti nel comparto della litografia.

L’altro tema è la transizione energetica, in cui guardiamo alle aziende che investono tanto come Ryanair, che ha obiettivi molto ambiziosi sui combustibili sostenibili per l’aviazione entro il 2030. Un altro esempio è Heineken che investirà circa cento miliardi per accelerare la transizione della sua produzione e distribuzione in net zero carbon, poiché ha calcolato che non rendere sostenibile la sua produzione e distribuzione causerebbe costi pari a 2,4 miliardi di euro. Poi, ci sono anche aziende che aiutano altre aziende nella loro transizione energetica come SIKA, azienda svizzera operante a livello mondiale nel settore dei prodotti chimici per edilizia e industria, il settore più inquinate; per questo, Sika si dedica a uno sviluppo sostenibile, fornendo soluzioni eco-compatibili per migliorare l’efficienza energetica; per esempio, nella propria gamma hanno dei prodotti che consentono di riciclare il cemento.

Stiamo guardando con interesse anche a Sartorius, che sviluppa prodotti monouso impiegati nei biofarmaci, un business in crescita in quanto procede il processo di sostituzione dei farmaci chimici. Ci aspettiamo una crescita del 10% per il settore farmaceutico. Sartorius è bene posizionata in questo mercato.

L’ultimo tema è il continuo invecchiamento demografico e la necessità di uno sfruttamento dei budget sanitari più efficace, che porterà vantaggi a molte aziende come le società nei settori della salute ma anche digitale. Un esempio è Straumann, il produttore svizzero di impianti dentali. Un fatto spiacevole è che con l’età si tendono a perdere i denti; quindi, l’invecchiamento della popolazione comporta una maggiore richiesta di impianti dentali. Il mercato globale degli impianti dentali vale 5,2 miliardi di franchi svizzeri, ma è destinato a crescere ulteriormente: gli analisti stimano che il settore crescerà a un tasso annuo composto del 9,8% dal 2023 al 2030. Straumann combina le forti prospettive di crescita del settore nel suo complesso con una rete capillare e fedele di dentisti, disposti ad adottare nuovi prodotti, come gli allineatori ClearCorrect recentemente acquisiti. Con questo solido network, Straumann è ben posizionata per mantenere la sua già notevole crescita, avendo recentemente riportato una crescita complessiva a doppia cifra nel terzo trimestre del 2022.

Un’altra azienda è EssilorLuxottica, il produttore franco-italiano di lenti, dispositivi ottici e occhiali. In seguito alla fusione di Essilor e Luxottica e alla successiva acquisizione di GrandVision, questo leader globale ha ora numerose opportunità di sfruttare sinergie di costi e ricavi dall’integrazione delle società. I vantaggi della fortissima posizione di mercato raggiunta dalla fusione, così come la forte reputazione del marchio e dei consumatori di cui l’azienda già gode, offrono a EssilorLuxottica una leva tangibile per la crescita negli anni a venire.

In uno scenario sfidante, come sarà il 2023, bisogna scegliere società leader di qualità e resilienti in grado di contrastare il clima di recessione e di registrare una forte crescita nei prossimi anni.