L’andamento del mercato vita nel primo trimestre

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Nel I trimestre 2023 il saldo tra entrate (premi) e uscite (pagamenti per riscatti, scadenze, rendite e sinistri) del mercato vita in Italia è stato negativo e pari a € -4,8 mld, in calo di oltre € 10 mld rispetto all’analogo trimestre del 2022 . Lo sottolinea l’Ania nel suo Ania Trends Vita.

Il volume dei premi contabilizzati è ammontato a € 25,2 mld, in calo del 3,8% rispetto all’analogo periodo del 2022, quando la raccolta premi registrava a sua volta un decremento annuo del 9,2%).
L’85% dei premi è generato dall’emissione di nuovi contratti o dall’introito di premi unici aggiuntivi relativi a polizze già in essere, in calo del 3,7% rispetto al I trimestre 2022 (percentuali ricavate dai dati della rilevazione mensile ANIA sulla nuova produzione vita). L’ammontare dei premi contabilizzati risulta costituito per l’82% da premi unici (in contrazione del 3,4% rispetto a tutto il I trimestre 2022) e per il restante 18% da premi periodici, di cui il 3% sono premi di prima annualità (-8,9%) e il 15% premi di annualità successive (-5,4%).

Analizzando l’andamento dei singoli trimestri, si osserva come il flusso netto realizzato nel I trimestre 2023 abbia confermato la tendenza, registrata già a partire dal I trimestre 2022, a una progressiva contrazione della raccolta netta, fino a cambiare di segno nei primi tre mesi del 2023.
Nel dettaglio per ramo di attività, il ramo I ha registrato un flusso netto negativo per € 4,2 mld mentre era positivo e pari a € 2,5 mld nel I trimestre 2022. Tale risultato è stato calcolato a fronte di una raccolta premi in aumento del 13,7% rispetto alla fine del I trimestre 2022, pari a € 18,1 mld (di cui l’84% a premio unico) e di un ammontare del totale oneri in crescita del 66,4%, pari a € 22,3 mld, di cui il 70% (63% nel I trimestre 2022) costituito da riscatti e altri rimborsi (+82,6% rispetto al I trimestre 2022) in uno scenario economico/finanziario caratterizzato da una crescita significativa sia dell’inflazione sia dei tassi di interesse. L’incidenza dei premi di nuova produzione è pari all’87%. Gli oneri pagati hanno rappresentato nel ramo I il 4,0% delle riserve.

Relativamente al ramo III, nel I trimestre 2023 la raccolta netta è stata negativa e pari a € -0,7 mld, in calo rispetto ai primi tre mesi del 2022 quando il flusso era invece positivo e raggiungeva € 3,6 mld. Tale risultato è influenzato dalla contrazione della raccolta premi del 40,8%, per un importo pari a € 5,5 mld (di cui l’81% afferente a nuovi contratti), e da un incremento del totale degli oneri (+9,3% rispetto al I trimestre 2022), per un ammontare pari a € 6,2 mld, di cui il 77% costituito da riscatti e altri rimborsi (+11,8% rispetto al I trimestre 2022). L’onere complessivo per riscatti, scadenze e sinistri ha rappresentato nel ramo III il 3,1% delle riserve.

Il ramo V, con un volume premi di € 0,4 mld (di cui l’88% a premi unici), ha registrato un aumento del 10,3% rispetto al I trimestre 2022, mentre l’ammontare totale delle uscite è risultato pari a € 1,0 mld (di cui il 79% dovuto a riscatti mentre il restante a scadenze/rendite maturate), in aumento del 49,8%. La raccolta netta è stata dunque negativa per € 0,7 mld, in ulteriore peggioramento rispetto ai € -0,4 mld registrati nel I trimestre 2022. L’85% del totale premi è afferente a nuovi contratti mentre l’onere complessivo per riscatti, scadenze e sinistri ha rappresentato nel ramo V il 5,0% delle riserve.

La principale forma di intermediazione, in termini di volume premi, risulta essere il canale degli sportelli bancari e postali, con un ammontare pari a € 15,8 mld (+3,3% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente) e un rapporto sul totale premi vita del 63%. Nel dettaglio, i rami in cui tale canale registra la maggiore incidenza sono il ramo I (71%) e il ramo III (50%), oltre a commercializzare oltre i due terzi delle polizze multiramo pure (escluse quelle previdenziali e PIR), quasi il 70% dei PIR e il 56% delle forme di puro rischio.